di Renato Casaioli

PANICALE - Ora, dopo che il Comitato comunale del PD di Panicale, che gestisce le primarie che si terranno domenica 9 marzo, ha sciolto tutti i nodi riguardanti l’ammissione delle candidature, la campagna elettorale entra nel vivo. Il quadro che si è tracciato dopo il suo pronunciamento, è assai più chiaro. L’uscente assessore Antonio Gallo, che per primo aveva avanzato la sua candidatura, si è ritirato. Le motivazioni del perché di questa scelta, non sono state esternate in modo chiaro dall’interessato, lasciando così libero campo alle più svariate ipotesi e chiacchiericci.

Al suo posto il PD di Panicale centro storico,  ha scelto un altro assessore uscente, la professoressa Gisella Bruni. Una scelta con riserva, poiché la candidata deve prima regolarizzare i versamenti al partito. La grande esclusa è Francesca Caproni. Bocciata senza appello la sua richiesta di poter partecipare. Pare che 
anche il Presidente della Provincia Vinicio Guasticchi, suo grande sponsor, l’abbia lasciata al suo destino. Sarebbe stato davvero un accettare senza alcun ritegno e rispetto per l’elettorato, il trasformismo senza pudore alcuno, che la passionaria signorina aveva mostrato ancora una volta. Dopo le tante liste di centro destra, goffamente camuffate, che per anni avevano contraddistinto il suo agire politico. Ora alla caparbia Caproni, non resta che ricorrere al livello superiore del partito, anche se sembra che le probabilità di essere riammessa siano praticamente nulle, per insanabili carenze rispetto alle norme per le candidature: in particolare, perché non iscrivibile al partito in quanto da anni a capo dell’opposizione, nonostante le dimissioni rassegnate pochi giorni fa dalla sua lista personalizzata,  alle amministrazioni panicalesi guidate dal partito di Renzi. Nessun problema per Giulio Cherubini, il giovane avvocato di Tavernelle, consigliere comunale dal 2004 al 2009 e che si candida per suonare la riscossa all’intorpidita situazione sociale, con i suoi gravi problemi economici e occupazionali.

Cherubini, pur partendo da un giudizio sommariamente positivo con quanto fatto sinora, non fa mistero della sua volontà, se verrà eletto sindaco, di mettere in atto un azione di governo locale di netta discontinuità.  Superare le dinamiche sociali, le alleanze, le cordate di personaggi anche imprenditoriali, che sono  convinzione di una sempre più larga fetta di opinione pubblica, hanno fatto pesare il loro punto di vista su molti problemi e aspetti della vita sociale del territorio. Il rilancio di una strategia di governo, che punti a far tornare la Val Nestore, quel distretto industriale che è stato per tanto tempo, anche attraverso una apertura di un confronto con il governo regionale, molto più incisivo e vincolante, in fatto di investimenti e scelte per infrastrutturale il territorio, così da renderlo spendibile sul piano degli  insediamenti produttivi. Insomma uscire dal generico, che fino ad oggi ha caratterizzato l’agire istituzionale per quanto riguarda l’area cosiddetta d’eccellenza, dell’ex impianto Enel di Pietrafitta.  Poi mettere in atto in maniera definitiva, una strategia che punti alla realizzazione di un unico comune dei tre che adesso vi operano.

La Bruni invece, voci sempre più insistenti, sarebbe orientata a ricostruire un’alleanza con gran parte della giunta uscente. A darle una mano in questo senso, sarebbe la stessa Luciana Bianco sindaco uscente, che dopo aver perso per strada tutti i suoi cavalli di razza su cui puntava, si ritrova alla finestra. Quella della Bruni quindi, dovrebbe essere un’amministrazione molto più improntata a una continuità con il passato. Sembrerebbe, stando ad ascoltare  molti rumors, che per lei si stiano mobilitando diversi big del partito provinciale, l’on. Bocci in testa. Voci, soltanto voci, che solo nella settimana che sta per iniziare potranno trovare conferma o smentita, basterà seguire le varie iniziative che i due candidati hanno già fissato sul territorio. 

Le primarie si svolgeranno domenica 9 marzo; si potrà votare dalle 8 alle 20. I seggi saranno allestiti a Tavernelle, al Centro Polifunzionale “L’Occhio”: al Centro “Fratini” di Panicale; al Circolo  Arci di Colle San Paolo; e al circolo di Casalini. In quest’ultima località per le primarie finora non era mai stato previsto il seggio, ma il PD ha deciso stavolta di allestirlo a testimonianza dell’importanza di recuperare alla partecipazione un centro che negli ultimi anni ha avuto molti motivi di contrasto con l’istituzione comunale.

 

Condividi