di Alessandro Torrini // candidato segreteria regionale Pd Umbria

Le perplessità rispetto allo svolgimento del congresso, con queste modalità e con queste regole, le ho espresse subito e le ho ripetute costantemente ogni volta che me ne è stata data l'opportunità e le criticità di oggi, se possibile, sono addirittura aggravate. Con in più un partito oramai in grandissima sofferenza nella maggioranza dei territori. Già a gennaio avevo espresso a Rossi e agli altri candidati, la necessità di una guida transitoria e unitaria del partito per ricreare le condizioni minime di agibilità politica e organizzativa per portarci in acque più sicure ma questo, per ragioni a me incomprensibili. Non è stato possibile farlo. Un tentativo di concertazione sul quale avevo creduto e mi sono speso, non è stato neanche approcciato in quanto l'incontro con Oddati del 2 marzo. ha prodotto una accelerazione dell'iter congressuale, iter che ha portato alla modifica del regolamento che ponete oggi al nostro giudizio.

Dando per verificata e quindi scontata la legittimità delle scelte regolamentari operate, chiedo comunque che il Segretario Nazionale, o dalla Commissione o dal Commissario, venga informato sulle decisioni assunte in quanto i contrasti politici degli ultimi anni, oggi addirittura aggravati, hanno creato lacerazioni che non sarà facile ricomporre. Chiedo inoltre, anche per recepire le indicazioni contenute nel manifesto di Letta di aprire il partito, che possano partecipare al voto anche gli iscritti 2020, le cui iscrizioni si chiudono il 30 aprile 2021, posticipando quindi di una settimana, la data ultima del congresso. Ritengo, ma questo è un giudizio politico e non di legittimità sulle scelte formali operate dalla Commissione e dal Commissario, che la partecipazione al voto sarà molto modesta.  sarà invece sicuramente irrisoria la partecipazione telematica alla discussione. La correttezza procedurale e formale, che come dicevo prima, do per scontata, produrrà comunque un vulnus che non potrà non avere ripercussioni politiche sulla autorevolezza del risultato. Sicuramente il partito ha bisogno di una sua struttura di governo ma ritengo che la strada intrapresa sia irta di ostacoli e rimango convinto che sia un grave errore percorrerla in questo modo.

Ognuno di noi, in funzione delle proprie sensibilità e convincimenti, agirà di conseguenza per il bene del partito.

 

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