Sul primo punto  all’ordine del giorno - Regolamento degli asili nido-  si frantuma la maggioranza. Attraverso una pregiudiziale, la minoranza richiede di approfondire il punto in discussione che  presenta aspetti estremamente delicati sia in tema di principio che nei contenuti tecnici. Riunita la Commissione dei capi gruppo, emergono problematiche in parte condivise da alcuni membri dalla maggioranza che concordano sulla necessità di apportare correttivi al regolamento stesso soprattutto nella parte relativa alla individuazione di clausole in grado di garantire i soggetti oggettivamente in difficoltà fra gli utenti del servizio.
Dopo un ulteriore approfondimento all’interno della sola compagine di  maggioranza,  al rientro in sala, per bocca del  Sindaco,  la stessa decide di ritirare non solo questo ma tutti gli atti portati in consiglio.
In effetti  tre di questi atti prevedono l’introduzione di nuove tasse e l’aumento di altre già presenti. Tutti funzionali alla formazione del bilancio previsionale.
La procedura utilizzata per presentare i punti all’ordine del giorno è ,come purtroppo costume da molto tempo , tale da esautorare totalmente la capacità decisionale dei consiglieri comunali nonché la loro possibilità di portare contributi migliorativi.
Temi nodali che incidono così profondamente sul tessuto socio-economico della città avrebbero avuto bisogno di condivisione e soprattutto di concertazione, visto che  cancellano diritti,  aumentano le tassazioni fino al massimo consentito dai provvedimenti governativi,  introducono nuove tasse,  in un contesto  sociale  allo stremo ed in comparti economici già in forte sofferenza come il turismo, tutto questo sempre in assenza di una qualunque programmazione organica e proiettata nel lungo periodo.
La reazione  alle giuste obiezioni della minoranza, è uno scatto stizzito di ritiro di tutti i punti in discussione, che fino a pochi istanti prima erano stati presentati come “urgentissimi”. Assolutamente da approvare in questa seduta, pena  conseguenze gravissime sull’esistenza dei servizi e  sulla tenuta del bilancio.
Anche questo è un atto di arroganza che la dice lunga su come si continua ad intendere la gestione dell’interesse comune. A questo punto una domanda sorge spontanea: come verrà utilizzato questo tempo che il Sindaco e la sua maggioranza si sono presi?  Decideranno di approfondire anche con le forze politiche di minoranza i provvedimenti ritirati con l’intento di renderli più giusti ed equi, o tenteranno esclusivamente di convincere i ritrosi tra le loro fila per ripresentarsi compatti al consiglio del 27 Agosto? Dalla risposta a questa domanda si evincerà  la capacità di questo sindaco di Governare realmente in favore della comunità Orvietana.

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