PERUGIA - Migliorare i servizi, potenziare la presenza nel territorio (con conferenze, convegni e riunioni), svolgere un ruolo di interfaccia fra associato e rete di servizi partecipando alla contrattazione sociale. Sono questi alcuni degli obiettivi che Cna Pensionati Umbria vuole perseguire nei prossimi anni per "Una organizzazione più forte per cambiare le condizioni di vita degli anziani". E' quanto emerso nel documento conclusivo della "Conferenza di Organizzazione" di metà mandato, che si è svolta sabato 30 settembre presso le Terme Francescane di Spello.

In un momento di crisi economica come quello che il Paese sta attraversando Cna Pensionati Umbria - che vanta circa 6.000 iscritti nella regione - ha voluto rimarcare l'importanza di "stare vicino ai pensionati, assisterli nei loro bisogni, stare insieme a loro attraverso iniziative di aggregazione promuovendo la loro partecipazione ed integrazione, sia all'interno della nostra organizzazione sia nella società".

Il documento, che sarà presentato nel mese di ottobre all'organismo nazionale, è stato approvato sabato scorso durante i lavori che hanno visto protagonisti, tra gli altri, Giancarlo Fucili, presidente regionale Cna Pensionati Umbria; Luigi Quaglia, presidente regionale Cna Umbria; Giancarlo Pallanti, presidente nazionale Cna Pensionati; Giuliano Sorcio, vice presidente Cna Pensionati Umbria; Paolo Annetti, coordinatore Cna Pensionati Umbria; Giuseppe Briollo, della direzione Cna Pensionati Umbria; Marco Boschetto, responsabile dei servizi Cna Perugia; Ivano Piersigilli, presidente provinciale Cna Terni; Manola Martellotti, direttore provinciale patronato Epasa di Terni.

Al termine del confronto ne è uscito uno scritto di quattro pagine dove, in conclusione, emergono dodici punti. Altrettante azioni che Cna Pensionati Umbria si propone di seguire nei prossimi anni come: riconferma dello stato autonomo con autonomia politica e finanziaria; Cna Pensionati in occasione delle prossime assemblee elettive deve essere rappresentata a pieno titolo in tutti i livelli di direzione della Cna; ricerca di pensionati attivisti; rapporti di reciproca collaborazione con tutto il sistema Cna; decentramento territoriale, costruito d'intesa con i gruppi dirigenti provinciali della Cna; collaborazione funzionale tra Cna Pensionati - Caaf - Epasa; sviluppare in ogni territorio iniziative varie al fine di avere una maggiore visibilità; riconferma degli incentivi di sistema per tutti i colleghi, anche attivisti, che fanno sottoscrivere deleghe a Cna Pensionati; formazione in collaborazione con i colleghi del patronato Epasa e del Caaf; informazione più puntuale a tutti i pensionati; lavorare per potenziare il Cupla a livello regionale e nazionale; dare seguito alla collaborazione delle quattro regioni dell'Italia centrale Umbria - Marche - Toscana - Emilia Romagna.
 

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