Di Armando Allegretti

PERUGIA - L'ordinanza del Tribunale del riesame dice ancora: "dopo il ritrovamento del corpo di Carmela Rea ecco che il Parolisi rende nuovarnente una dichiarazione che non solo appare falsa, e smentita da futti gli altri elemeuti, ma soprattutto che appare diretta ad esimerlo da eventuali collegameuti a suo carico con il luogo del delitto".

"Vi è poi da esaminare -si legge - un altro elemento a carico del Parolisi, elemento del resto introdotto dallo stesso indagato. Difatti l'indagato afferma di conoscere il posto (dove è stato trovato il corpo della moglie n.d.r), anche perchè egli precisa, pochi giorni prima si era recato li proprio con la moglie, specificando che appunto nello stesso luogo avevano avuto un rapporto intimo all'aperto".

Ma perchè fare queste dichiarazioni?

Ebbene i giudici rispondono che la risposta è estremamente ovvia ed intuitiva: il Parolisi non afferma semplicemente di esservi stato, ma di aver avuto un rapporto sessuale all'aria scoperta. e fa cio, affinchè in tal modo vi sia una giustificazione per eventuali tracce biologiche a lui appartenenti che la effereatezza del delitto e il contatto fisico con la vittima possano aver lasciato in loco".

Le reazioni degli Avvocati

L'ordinanza del Tribunale del riesame che ha confermato il carcere per Salvatore Parolisi "non sta né in cielo né in terra". È quanto ha commentato Walter Biscotti, uno dei due legali del caporal maggiore accusato dell'omicidio volontario pluriaggravato della moglie Melania Rea. Secondo Biscotti la decisione del Riesame sarebbe "appiattita sulle posizioni dell'accusa, soprattutto su quelle della Procura di Ascoli Piceno". Secondo il legale il Riesame sembra "sconfessare il movente del segreto inconfessabile", e aggiunge che ci si trova davanti ad un "balletto sui moventi".

I giudici, secondo l'avvocato, avrebbero "sorvolato su alcune argomentazioni difensive mentre altre non sarebbero state del tutto considerate, come ad esempio i risultati sulla metabolizzazione del caffè". Riguardo alla possibilità, ipotizzata dal Riesame, che i residui di capelli rinvenuti sul cadavere di Melania possano essere stati depositati in un secondo momento perché parte del depistaggio, Biscotti sostiene che è "assolutamente impossibile, perché questi sono intrisi di sangue". Il collegio difensivo di Parolisi presenterà ricorso in Cassazione.

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