PERUGIA - "All'inizio avevo la libertà totale... Non è che aspettavo il treno. Se avessi voluto...": Riccardo Menenti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Alessandro Polizzi e scarcerato il 10 gennaio per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare, ha risposto così alla domanda se abbia mai pensato di scappare. Lo ha fatto in un'intervista alla Nazione dopo che la la Corte d'appello di Firenze gli ha imposto l'obbligo di dimora nel comune di Todi e il divieto di avvicinamento alle persone offese in attesa che il procedimento approdi in Cassazione il 19 marzo.

Menenti ha parlato di "un polverone gratuito". "Io sono libero - ha sostenuto con la Nazione - perché lo stabilisce la legge. E, come vedete, sono qua". "E' stato un giudice a farmi andare a casa - ha ricordato ancora - senza alcun obbligo. Un giudice che aveva già previsto la mia uscita dal carcere il 19 giugno scorso per regole previste dal nostro ordinamento giudiziario".

 

 

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