PERUGIA - Quanto vale la vita di un uomo? Per alcuni poche decine di euro...di debito. E' questo il triste scenario della cattura di un tunisino che sarebbe l'autore dell'omicidio di un connazione avvfenuto due giorni fa alla Pallotta, davanti al Bar Parigi. 

Come e' stato spiegato stamani in una conferenza stampa in questura, il giovane nordafricano - stando agli accertamenti, svolti dal dirigente della squadra mobile Marco Chiacchiera e dal pm Claudio Cicchella - era ubriaco quando ha accoltellato il suo connazionale. Non e' stato ancora trovato il coltello che il giovane avrebbe usato per colpire gli altri partecipanti alla rissa e che sarebbe andato a prendere a casa, in motorino, quando la violenta lite (e' stato picchiato anche suo cugino) era gia' cominciata (per un debito, come detto, legato - ma e' ancora da dimostrare - a questioni di droga).

Subito dopo l'accoltellamento mortale, il 26enne tunisino si sarebbe rifugiato in un casolare abbandonato nella zona di Ferro di Cavallo. Ieri sera pero' ne sarebbe uscito per telefonare, da una cabina in via Gregorovius, al fratello in Tunisia per chiedergli soldi con cui pagare l'avvocato: nel frattempo la polizia, gia' sulle sue tracce, aveva messo le sue utenze telefoniche sotto controllo: cosi' poco dopo e' stato bloccato. Il giovane era uscito dal carcere tre mesi fa: ha precedenti per spaccio di droga, rapine, furti e lesioni.

Intanto la notte scorsa in via Baldeschi, nel centro di Perugia, alcuni tunisini si sono fronteggiati con bottiglie di vetro e coltelli. Ci sono stati feriti. Il tutto per un regolamento di conto sullo spaccio della droga.

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