TERNI - "Il giorno che si formerà un Governo andrò a parlare per capire da che parte e come si intende procedere. In questo momento non sarebbe serio fare o dire qualsiasi altra cosa": lo ha detto oggi il presidente del Comitato olimpico nazionale, Giovanni Malagò, a margine dell'inaugurazione della nuova sede del Coni Point di Terni, rispondendo ai giornalisti in merito al tema di una candidatura italiana alle Olimpiadi 2026.

"Sono mesi che sostengo una tesi ovvia - ha ricordato Malagò -, ma magari ogni tanto qualcuno dimentica il buonsenso: per avere una candidatura forte di un Paese, ed in questo caso noi ne abbiamo tre, serve avere tre componenti che remano all'unisono nella stessa direzione, non uno più forte e uno meno. Gli enti locali e il Comitato olimpico sono fondamentali così come il ruolo del Governo, ma oggi il Governo non c'è".

Nella circostanza Malagò ha affrontato anche i problemi della nazionale di calcio esclusa dal prossimo campionato mondiale che si disputerà in Russia,

"E' arrivato il momento – ha detto - di valutare e giudicare chi sarà il nuovo ct su cui costruire il percorso del futuro". "Le prime impressioni sul nuovo corso sono positive" ha sostenuto il numero uno dello sport italiano e commissario della Lega di Serie A. "Sono stati fatti gli esperimenti - ha aggiunto - ma non entro in valutazioni tecniche".
A detta di Malagò, "se ci sono dei problemi non è che se vinci le partite li hai risolti e se le perdi va tutto male". "Non si deve fare - ha sottolineato - un collegamento automatico e diretto tra risultato sul campo e lo stato di salute di uno sport, perché questo ci confonde e ci porta sulla pista sbagliata. Bisogna rendersi conto di quali sono i problemi e fare tutto per evitare che si ripetano. Questa - ha concluso - è la partita che si sta giocando con il commissariamento".
   

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