Le OO.SS., in merito alla vertenza relativa all'azienda di TLC OKcom, annunciano per il prossimo Mercoledi 30 Gennaio la convocazione di un incontro da parte dell'Assessorato alle Attività produttive della Regione Umbria per un esame della situazione; nel prendere atto con soddisfazione dell'avvio formale del percorso istituzionale, ritengono tuttavia di dover portare all'attenzione dell'opinione pubblica alcuni aspetti di una vicenda per molti versi ambigua.

"E' infatti paradossale che un azienda come OKcom - si legge in una nota dei sindacati SLC Cgil e FISTeL Cisl - ancora oggi potenzialmente in grado di poter stare sul mercato, stia progressivamente andando verso una ipotesi di chiusura a causa di un contenzioso legale tra l'azienda stessa e Telecom Italia, che come è noto ha già provveduto ad avviare il distacco delle interconnessioni di OKcom con la sua rete fissa. Pur non potendo entrare nel merito di tale contenzioso legale e pur comprendendo la legittimità formale dei distacchi operati da Telecom Italia, le scriventi ritengono doveroso puntualizzare come la maggior parte di responsabilità di questa situazione, non possa che addebitarsi al proprietario di OKcom Massimo Franzè e alla sua gestione dei due anni di affitto del ramo TLC da Teleunit. Dopo una fase iniziale di relazioni sindacali improntate al massimo di collaborazione, durata all'incirca per il primo anno, attuata con l'intento di favorire il più possibile l'insediamento di OKcom sul ns. territorio, a partire dall'inizio del 2012 le scriventi OO.SS. hanno più volte richiesto alla proprietà di OKcom di esplicitare un piano industriale che potesse, quantomeno, dare il senso di una direzione di marcia, senza però mai ottenere dall'azienda nessuna documentazione formale ma sempre solo vaghi accenni su un ipotetico interesse a sviluppare il proprio business in Umbria."

"Nel frattempo - continua la nota dei due sindacati - però, stavano lentamente maturando le condizioni che oggi sono alla base delle criticità di OKcom, ovvero l'inasprimento dei rapporti con Telecom Italia in relazione al mancato pagamento dei canoni di fornitura dei servizi di interconnessione. A questo punto, formalizzato l'avvio del confronto in sede istituzionale, le scriventi OO.SS. ribadiscono però di ritenere necessario anche il coinvolgimento di Teleunit, che è proprietaria sia dell'attività (il ramo TLC affittato da OKcom) che dell'immobile dove OKcom ha tuttora la sua sede di Perugia e che, certamente, non può pensare di rimanere silente e in disparte rispetto a questa vertenza, perchè altrimenti sarebbe lecito pensare che alla base degli accordi a suo tempo sottoscritti tra Teleunit e OKcom, ci fosse solamente un'ipotesi di scambio di favori tra le due società."

"Durante la fase di mobilitazione - conclude la nota - i lavoratori di OKcom continueranno per ora a svolgere le ordinarie attività lavorative per continuare ad assicurare un minimo di rapporti con i clienti, nonché ad assicurare la fatturazione di Gennaio, per evitare che la proprietà di OKcom colga strumentalmente l'occasione per non procedere al pagamento degli stipendi. Il giorno 30 Gennaio, durante lo svolgimento dell'incontro istituzionale, si svolgerà un presidio dei lavoratori di OKcom presso la sede della Regione Umbria in Via del Broletto."
 

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