NORCIA – Una ricorrenza per commemorare l’Unità nazionale e celebrare le Forze Armate, per ricordare un importante momento della nostra storia, ma anche per riflettere sul significato dell’essere italiani oggi. Questa mattina, nel corso della cerimonia della deposizione della corona presso il monumento dei caduti, in Piazza Vittorio Veneto, il sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli ha voluto puntare l’attenzione su più di un aspetto.

“La ricorrenza di quest'anno è particolare – ha detto - perché coincide con un importante ‘compleanno istituzionale’: il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. E’ pertanto un’occasione speciale per una riflessione diffusa, e insieme approfondita, sul nostro ruolo nella società. Se il nostro essere italiani ha un significato, se la nostra cultura, la nostra civiltà e la nostra identità sono per noi e per tutti i popoli europei un valore, dobbiamo tenere vivo nella memoria il 4 novembre. Un valore, quello della nostra identità di popolo indipendente e libero, che lungi dall’essere strumento di contrapposizione allo straniero e di chiusura verso gli altri popoli, ma propedeutico ad un percorso di unione con i popoli europei e di fratellanza più che mai forte con quei popoli contro i quali abbiamo combattuto due guerre di liberazione”. Il primo cittadino ha quindi rimarcato l’importanza dell’impegno svolto dalle Forze Armate, quale strumento di pace, di garanzia della difesa e di restaurazione della pace e dei diritti essenziali della persona anche in terre lontane. Si è poi rivolto ai tanti studenti intervenuti, facendo loro un appello.

“Sappiate che la pace – ha detto - non si costruisce solo nei palazzi del potere e al tavolo dove siedono i governanti. Non è compito che pochi svolgono per tutti noi. La pace è processo che parte dal basso, somma di comportamenti individuali, sintesi di sensibilità e passione. E voi, generazioni del futuro, non siete estranei a questo processo: lo potete e dovete alimentare, rafforzare con il vostro agire quotidiano e con la vostra freschezza. Ci sono forme quotidiane di strisciante razzismo che tendono ad escludere e discriminare il diverso per colore, condizione fisica, provenienza, religione. Ci sono comportamenti quotidiani che si nutrono di illegalità, furberie, soprusi, omicidi. Ci sono forme e comportamenti che condizionano in peggio la nostra società, basti solo pensare ai recenti episodi di violenza di Roma, che condanniamo fermamente, senza ‘se’ e senza ‘ma’. Da tutto questo ragazzi – ha esortato - imparate a prendere le distanze facendovi guidare dai valori alti della convivenza civile e matura.

Agite nel rispetto della legge, non offendete la dignità altrui, alimentate democrazia e partecipazione, siate generosi con chi ha bisogno, apritevi al confronto e al dialogo con tutti. Solo così, insieme, onoreremo e ringrazieremo degnamente i caduti di tutte le guerre” Alle parole del sindaco Stefanelli, poco prima della cerimonia di consegna della bandiera e della Costituzione italiane ai settanta diciottenni presenti, si sono unite quelle del consigliere con delega alle politiche giovanili Ida Gentili. “Leggete questa Costituzione – ha invitato i ragazzi – e non riponetela in un cassetto. Leggetela e fatela vostra, aggiungendo quel carburante che sarà rappresentato dal vostro impegno e dalla vostra responsabilità civile”.  

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