PERUGIA – Non c’è pace nel Pd umbro, anzi le tensioni politiche fra le opposte fazioni che si contendono le “spoglie” di quello che fu il partito di maggioranza a livello regionale diventano ogni giorno che passa sempre più aspre. I seguaci dei dimissionari Marini e Bocci, travolti dalla vicenda “concorsopoli” che ha decapitato la vecchia dirigenza, non mollano l’osso, anzi puntano a riappropriarsi del controllo delle residue posizioni di un potere divenuto ormai marginale.

E’ di oggi la diffusione di una nota, non firmata (la dizione “La maggioranza dell’Assemblea regionale del Pd” non la preserva dall’anonimato), che punta a delegittimare il commissario Walter Verini. Un documento che ci dà la misura della situazione di sbando che pervade quella che un tempo era la formazione politica che governava larga parte delle istituzioni regionali e locali.

Ecco il testo integrale:

“Non c’è luce in fondo al tunnel di questo limbo in cui il nostro partito è stato trascinato dopo il commissariamento della segreteria del Pd. Un limbo fatto di omissioni, scarso dialogo e alcun confronto, al netto degli artificiosi organismi nati dalla fantasia del commissario, che dovrebbero andare a sostituire l’unico organo legittimato, che c’è ancora e che, stando alle missive COMPLETE arrivate dal Nazareno, non è stata ancora sciolto. 

Il caso è proprio questo: Verini ha diffuso una lettera della segreteria nazionale, omettendo la parte della missiva in cui si chiarisce un’intenzione, quella di sciogliere l’assemblea, e che di fatto certifica anche come l’assise al momento sia in vigore e che lo fosse, quindi, anche il 12 giugno, quando presentammo le firme per chiederne la convocazione.

Ecco quindi il nocciolo della questione: tanto fumo e niente arrosto. Tante lettere senza valore, pochi atti ufficiali. Come sa benissimo il commissario Verini, per sciogliere l’assemblea regionale del Pd serve un atto ufficiale, esattamente come quello che commissariò la segreteria. Tutto questo ancora non c’è stato e la segreteria nazionale ha solo annunciato l’intenzione di farlo. Sta al Nazareno la possibilità di risolvere questo intricato rebus con ufficialità e chiarezza. 

Quanto a noi, essendo l’assemblea, il luogo unico per la discussione democratica, nel pieno della sua funzionalità, abbiamo deciso di chiedere al Presidente dell’Assemblea regionale, ex art. 12 comma 9 dello Statuto, di convocare in via straordinaria, entro venti giorni dalla presentazione del ricevimento della lettera, l’Assemblea Regionale per dibattere e deliberare il seguente ordine del giorno: determinazione in ordine al disposto dell’Art. 16, comma 8, dello Statuto Regionale del PD dell’Umbria; Dimissioni del Tesoriere Regionale - determinazioni; Indirizzi per la stesura delle linee programmatiche e delle candidature in vista delle prossime elezioni regionali. Il tutto corredato dalle firme dei componenti dell’Assemblea previste dallo Statuto e che saranno presentate lunedì mattina al Partito democratico di via Bonazzi. 

Un atto ufficiale dunque, al contrario dei tanti che si sono visti in questi mesi, che il commissario Verini non potrà rifiutare, e che servirà per ristabilire il sano e trasparente confronto in una comunità che ha bisogno di ritrovare serenità e proiettarsi verso nuove sfide.

La maggioranza dell’Assemblea regionale del Pd”

Resta comunque incomprensibile il silenzio al riguardo da parte della Segreteria nazonale dem che non si decide a mettere fne a questa logorroica polemica, nel tentativo ormai evidente di tenere insieme "brodo e acidi".

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