La nomina di Alessia Dorillo a presidente di Tsa è espressione unanime dei soci presenti all’assemblea, sia di quelli pubblici che dei privati. Un tale consenso riflette chiaramente l’indiscussa opinione positiva sulla idoneità professionale e morale, non solo di Dorillo ma di tutte le figure che in base alle norme statutarie sono state indicate dai soci nel nuovo Cda della Trasimeno Servizi Ambientali e che dal punto di vista legislativo non presentano alcun termine ostativo per inconferibilità o incompatibilità degli incarichi assegnati.

Si rileva pertanto che lo spirito che l’ha motivata,  è stato appunto basato sulla competenza.  La volontà, in particolare dei soci pubblici rappresentati dai sindaci del Trasimeno e Corciano, è stata quella di costituire un Cda solido che vede al suo interno professionisti di evidente esperienza e affidabilità (un geologo, un bancario, dirigenti di aziende e una figura come quella di De Paolis che nell’ambito dell’interdittiva che grava su Gesenu è stato identificato come garante di trasparenza e legalità).

E’ chiaro quindi come la scelta vada osservata nella sua completezza e per quanto concerne Dorillo, che nutre decennale esperienza con performance più che positive in ruoli gestionali ma anche nei rapporti tra il pubblico e il privato, l’essere risultata  la prima dei non eletti alle ultime regionali come espressione del Trasimeno (e senza avere mai avuto ruoli amministrativi) è garanzia di radicamento sul territorio e di fiducia diffusa da parte dei cittadini, non certo del contrario, e rappresenta la volontà di dare seguito a sistemi di rinnovamento e stima delle risorse umane più preparate e promettenti del nostro panorama. Ad Alessia Dorillo confermiamo il nostro sostegno ed auguriamo buon lavoro.

I sindaci 

Fausto Scricciolo - Città della Pieve

Sergio Batino - Castiglione del Lago

Cristian Betti - Corciano

Giacomo Chiodini - Magione

Riccardo Bardelli - Paciano

Giulio Cherubini - Panicale

Roberto Ferricelli - Piegaro

Patrizia Cerimonia - Tuoro

 

La nomina della Dorillo era stata contestata in particolare dal gruppo regionale del M5S che, con una interrogazione, ricordava come fosse risultata la prima dei non eletti del Pd alle regionali del 2015 e le muoveva l'accusa di non possedere alcuna competenza nel settore rifiuti.

 

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