Il Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” ha concluso nell’anno 2022 gli innumerevoli incontri che ha avuto con i rappresentati delle Istituzioni comunali, regionali e del Parlamento, incontrando il giorno 30 dicembre la consigliera regionale del Terzo polo, Donatella Porzi.

La consigliera Porzi ha preso atto delle gravi problematiche di vivibilità che sta subendo la numerosa comunità di Ponte San Giovanni, unitamente a quelle di Balanzano e Collestrada, a causa del traffico che intasa giornalmente la tratta Collestrada – Balanzano della E45, causando una ricaduta negativa sulla salute e sulla sicurezza dell’area interessata. Ha sottolineato che anche gli utenti automobilisti del comprensorio che provengono da Foligno, Bastia subiscono il forte disagio.

Ha evidenziato come nel seguire il recente iter, interpellando il Mistero dei trasporti e l’Assessore Melasecche, la positiva congiuntura del Paese, derivante dalle risorse europee stanziate per l’Italia col PNRR, liberando risorse del bilancio statale anche per la realizzazione di nuove infrastrutture stradali, consentirà di portare alla prossima approvazione e finanziamento del primo stralcio del Nodo di Perugia (c.d. Nodino). L’intera Assemblea legislativa, a seguito dei complessi approfondimenti, non ultimo le opportune consultazioni con le associazioni e il Comitato, in rappresentanza dei cittadini coinvolti, oramai è unanimemente convinta sulla necessità della realizzazione di tale infrastruttura stradale, nella sua completezza, fino all’ospedale, zona industriale S. Andrea della Fratte, Corciano.

Il Comitato, nel ringraziare la consigliera Porzi dell’interessamento che manifesta e la chiara posizione che ha assunto, nel corso dei prossimi mesi dell’anno 2023, continuerà nel monitorare gli sviluppi legati alla presentazione da parte di Anas del progetto esecutivo del Nodino e del contestuale progetto di adeguamento delle rampe di accesso al raccordo autostrade Ponte San Giovanni – Perugia – Bettolle. Sebbene ancora non si conoscono i dettagli di quest’ultimo progetto, il Comitato ritiene che tale adeguamento, con l’eventuale chiusura dell’accesso/uscita di via Adriatica sulla E 45, non potrà che aggravare ulteriormente il grave intasamento automobilistico denunciato su tale area urbana.

 

Condividi