In concomitanza con l’avvio ufficiale della raccolta nazionale delle firme a sostegno del referendum sul lavoro e contro i privilegi della politica, anche a Gualdo Tadino nasce il comitato promotore unitario che associa PRC – la sinistra per Gualdo, l’IDV di Nocera Umbra, SEL Appennino, il PdCI della fascia appenninica e la FIOM Cgil di Gualdo Tadino e Nocera Umbra.
Il battesimo ci sarà nel corso di una conferenza stampa indetta per Sabato 13 ottobre, alle ore 11.00, nella sala consiliare del Comune di Gualdo Tadino alla quale parteciperanno i responsabili locali delle forze politiche e sindacali che hanno depositato i quesiti referendari in Cassazione insieme ad alcuni rappresentanti delle RSU delle principali aziende del territorio.

 

Contemporaneamente, verrà allestito in Piazza Martiri della Libertà il primo banchetto dove sarà possibile sottoscrivere le firme necessarie allo svolgimento dei due referendum sull’articolo 8 della manovra berlusconiana del 2011 che ha di fatto cancellato i contratti nazionali di lavoro e su quello per la reintroduzione dell’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori che imponeva la riassunzione dei lavoratori licenziati senza giusta causa, eliminato proditoriamente dalla controriforma Fornero del mercato del lavoro con l’appoggio di PDL, PD e Terzo Polo. La raccolta delle firme riguarderà anche gli altri due referendum sulla totale abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e sulla cancellazione della diaria per i parlamentari con lo scopo di bonificare il terreno della politica da incongrui utilizzi di denaro pubblico.
Sempre da sabato 13 ottobre, sarà possibile firmare per i quattro referendum presso la segreteria generale del Comune di Gualdo Tadino e nei giorni a seguire presso tutti gli altri Comuni del territorio, durante l’orario di apertura al pubblico.

 

L’obiettivo che ci poniamo è quello di raccogliere almeno 2000 firme, bissando il successo dei referendum per l’acqua pubblica e la salvaguardia dei servizi pubblici locali, per dare un segnale forte ed un contributo importante affinché anche dal nostro territorio così martoriato dalla crisi e dalle politiche economiche e sociali del governo Monti si levi la voce per ripristinare la democrazia e i diritti nei luoghi di lavoro, per rimettere il lavoro al centro della politica e della società e per restituire alla politica decoro e dignità.
Nel contesto sociale, economico ed occupazionale della nostra Città, la battaglia per i referendum avrà così il merito di restituire al confronto politico i contenuti veri della realtà quotidiana di centinaia di lavoratrici e di lavoratori massacrati dalla crisi e di restituire ad  essi la capacità di rialzare la testa contro l’affondo portato ai loro diritti ed alle loro esistenze nei luoghi di lavoro.
Oltre le grandi questioni legate alla ex Merloni, alla Faber, all’edilizia o alla ceramica, nel panorama territoriale del mondo del lavoro vi sono realtà e situazioni odiose e quotidiane di sfruttamento, di ricatto e di precarietà assoluta, per quanto silenziate e atomizzate dall’individualizzazione dilagante del rapporto di lavoro, soprattutto nei settori del commercio e dei servizi, ma anche in quello di alcune realtà industriali ed artigianali di più recente avviamento.

 

La battaglia comune per il ripristino dei diritti del lavoro ed il successo dei due referendum saranno pertanto cruciali e positivi  per il futuro di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del nostro territorio, anche per quelli che  non sono direttamente coinvolti dal merito dei diritti che ci si propone di ripristinare, per la natura del loro rapporto di lavoro o per l’impiego in settori dove non sono previste quelle tutele: la storia ci insegna che, sul lavoro, o si avanza tutti assieme o si regredisce tutti assieme, e questo è quanto sta succedendo da almeno venti anni a questa parte ed è quello che succederà in forme ancora più barbare negli anni a venire, se non vi si oppone una difesa e se non si ipotizza un cambio di rotta, un’alternativa.
Rottamare la controriforma Fornero del lavoro e cancellare i più odiosi privilegi della politica diventano dunque parte integrante di un’unica battaglia comune per un diverso progetto di società ed è questo l’obiettivo che il comitato promotore refendario intende perseguire con le iniziative che da sabato prossimo si moltiplicheranno nel territorio di Gualdo Tadino e di tutta la fascia appenninica, fino a Nocera Umbra.

Condividi