NARNI – E’ consultabile anche on line l’inventario dell’archivio storico dell’Azienda di servizi alla persona Beata Lucia. Lo rende noto l’azienda di Piazza Galeotto Marzio che in collaborazione con il Comune ha varato un servizio di fruizione anche attraverso il proprio sitowww.aspbeatalucia.gov.it, oppure su www.umbriacultura.it.

L’iniziativa segue il recupero e il riordino del patrimonio archivistico terminato nel 2016, dopo averlo iniziato nel 2007 grazie anche al contributo della Regione Umbria e alla supervisione della soprintendenza archivistica. Il lavoro si è basato su una schedatura informatizzata adottando una scheda di descrizione completa per un’inventariazione di tipo molto analitico e contemporaneamente si è proceduto all’implementazione delle schede sul portale Samira. La documentazione è consultabile materialmente su appuntamento chiamando lo 0744715208, oppure via email a iai.beatalucia.narni@gmail.com.

La storia - L'archivio è sempre stato conservato presso la sede del Brefotrofio, come si evince dalla minuta (Minutari, b. 3, 28/5/1780) di risposta alla missiva del Card. Conti (Carteggio amministrativo, b. 24) che chiedeva ai deputati la possibilità di riporre in un luogo sicuro tutta la documentazione lasciatagli dal predecessore; questa la risposta "...qui nella Computisteria esiste l'archivio formale dove si ritengono tutti li libri ed alcune scritture appartenenti all'azienda del nostro Ospedale e detto archivio esiste sin dal principio che fu eretto il medesimo luogo pio.....le menzionate carte saranno collocate nella credenza per maggior custodia..."; nel 1820, come si evince dal verbale di visita apostolica (Atti dei Superiori, reg. 5, cc. 2v-4), l'archivio era ancora collocato presso la computisteria, all'interno di un armadio a ripiani e in quell'occasione ne viene verbalizzato il contenuto.

La buona conservazione dell'archivio si evince dalla mancanza di lacune cronologiche nelle serie, soprattutto nella documentazione più importante relativa ai registri degli esposti. Con R. D. del 12/5/1862 l'amministrazione fu affidata alla Congregazione di Carità di Narni. In seguito alla successiva separazione delle amministrazioni della Congregazione e del Brefotrofio avvenuta il 28/6/1934, furono materialmente separati anche gli uffici e le competenze e si convenne che tutte le pratiche svolte in comune dall'amministrazione della Congregazione riguardanti i due enti fino al 1925 e per la parte che si riferisce alla corrispondenza restassero all'archivio del Brefotrofio; la corrispondenza dal 1926 al momento della separazione fu invece ripartita tra i due enti in base al titolario (vedi Archivio della Congregazione di Carità, serie Carteggio amministrativo, b. 102, a. 1934, titolo 6 contiene il verbale di consegna del Brefotrofio da parte della Congregazione di Carità).

Alla Congregazione furono riconsegnati anche i partitari dell'entrata e dell'uscita degli esercizi finanziari 1922-1933, le pratiche della ditta Fondi & Carobbi, i fascicoli della LEX, mentre al Brefotrofio restarono le pratiche d'archivio indivisibili, libri di contabilità non meglio specificati. Questa ripartizione fu in parte disattesa tanto per il carteggio che per parte delle deliberazioni e scritture contabili della Congregazione che tuttora si trovano conservate presso questo archivio e che, nel corso dell'ultimo riordino, sono state inventariate separatamente e costituiscono l'Archivio della Congregazione di Carità. Nell'archivio del Brefotrofio sono confluiti anche gli atti prodotti dalle Compagnie, Confraternite e luoghi pii soppressi a favore dell'istituto che ne acquisì sia i beni mobili che immobili, tra cui i rispettivi documenti; questi, nel presente inventario, formano la serie dei fondi aggregati.

L'archivio è organizzato in serie che seguono un ordine logico; all'interno di ogni serie, a volte ripartita in sottoserie, la documentazione segue un ordine cronologico. Nelle serie attività assistenziale e scritture contabili, molto articolate, le sottoserie seguono un ordine logico. All'interno delle serie e sottoserie la documentazione è inventariata in ordine cronologico. 

 

 

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