PERUGIA - Il consigliere regionale del Pdl, Andrea Lignani Marchesani ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini con la quale chiede di conoscere il conto consuntivo della 45esima edizione della Mostra del Cavallo di Città di Castello, invitando al contempo la Regione a prevedere investimenti funzionali allo sviluppo ulteriore della manifestazione. Secondo Lignani “nel momento in cui in altre città, come a Milano, Roma o Palermo si sta lavorando per scalzare la 'Mostra del Cavallo' di Città di Castello dal suo essere la seconda manifestazione italiana per importanza (dopo quella di Verona), è necessario che anche la politica locale faccia il suo massimo sforzo per far progredire ancora di più un evento importantissimo per tutta la nostra regione”.

“Il conto consuntivo della 45esima Mostra del Cavallo di Città di Castello e nuovi investimenti funzionali per un ulteriore sviluppo della manifestazione”. Lo chiede, in una interrogazione alla Giunta regionale il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Pdl). Nello specifico, con l'atto ispettivo il consigliere chiede: l'entità dei contributi ricevuti dai singoli Enti locali regionali (“voglia di visibilità, a fronte di contributi invece piuttosto modesti”), dall'U.n.i.r.e. (Unione nazionale per l’incremento delle razze equine) e dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali (contributo straordinario); prevedere un investimento finalizzato all'acquisto di un terreno e alla costruzione di un luogo permanente per la manifestazione, così da permettere consistenti economie di scala ed un possibile riutilizzo delle strutture per altri eventi in periodi non utilizzati dalla Mostra”.

Lignani rimarca come “in tempi di crisi economica globale è sempre più difficile trovare sponsor e finanziamenti che possano mantenere alto il livello qualitativo di importanti manifestazioni come la Mostra. Quest’anno – fa sapere - l’intervento del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, perorato peraltro dal sottosegretario Catia Polidori e da tutta la 'filiera' degli esponenti politici locali di centrodestra, è stato probabilmente decisivo per risolvere i problemi di bilancio (concessi, in via straordinaria, oltre 83mila euro) per l’edizione 2011. Ma proprio la difficoltà di reperire fondi – scrive Lignani - dovrebbe indurre la classe politica degli Enti interessati a pensare a soluzioni innovative e soprattutto a cominciare ad 'investire' in modo più concreto sulla Mostra”.

Per Lignani “investire con concretezza significa, ad esempio, valutare la possibilità anche di risparmiare sui costi delle strutture logistiche, magari acquistando una superficie (nella zona dove attualmente si svolge la manifestazione) su cui poi poter edificare strutture fisse, che potrebbero in ogni caso essere riutilizzate in altri periodi per fiere, mostre, mercati. Si pensi – continua - che per il montaggio-smontaggio e noleggio di molte delle strutture necessarie alla Mostra del Cavallo, ad ogni edizione, si spende l’equivalente di circa 170 mila euro: una somma ragguardevole, che potrebbe essere utilizzata invece per finanziare ogni anno una parte del costo per investimenti fissi”.

“Insomma, nel momento in cui in altre città, come a Milano, Roma o Palermo – conclude Lignani Marchesani -, si sta lavorando per scalzare la 'Mostra del Cavallo' di Città di Castello dal suo essere la seconda manifestazione italiana per importanza (dopo quella di Verona), è necessario che anche la politica locale faccia il suo massimo sforzo per far progredire ancora di più un evento importantissimo per tutta la nostra regione”. 

 

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