“La doverosa attesa dei risultati delle indagini della Magistratura – è scritto in un comunicato della sezione aziendale della Fp Cgil della Provincia di Perugia - il profondo rispetto e il cordoglio per la scomparsa di un nostro collega non possono essere le uniche risposte a quanto è accaduto. Le morti sul lavoro e di questo si parla, devono avere la massima attenzione ed il dovuto rispetto da parte di tutti. Non possiamo relegarle a semplice notizia. Marco Orsolini, un collega, uno di noi, è uscito di casa per svolgere il suo lavoro e a soli 36 anni non c’è più tornato.

La CGIL vuole ricordare le parole del Presidente della Repubblica, ribadite in tante troppe “occasioni” simili : “ Al di là della drammatica complessità dei fatti e delle conseguenti difficoltà nell’accertamento, essenziale perché possa esservi giustizia, delle responsabilità che simili eventi spesso presentano, va in ogni caso rifiutata l’idea che si tratti di inevitabili tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibile per ciò che deve essere l’impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operatori, affinché la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica”.

Chiediamo che Marco Orsolini venga ricordato sul Portale della Provincia come uomo e come lavoratore e che l’Ente in tutte le sue articolazioni, si impegni pubblicamente a fare tutto quanto in suo potere perché, nel più breve tempo possibile, venga accertata la dinamica dei fatti che hanno consentito il verificarsi di un evento tanto tragico quanto insensato. Nell’esprimere ancora una volta tutto il nostro dolore per quanto accaduto, ci impegniamo a vigilare affinché vengano accertate con rigore e amore per la verità le ragioni di una morte assurda e a rinnovare i nostri sforzi affinché quanto accaduto non debba più ripetersi”.

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