di Nicola Bossi

PERUGIA –  Il Monte Tezio e i territori collinari limitrofi non saranno invasi dagli impianti fotovoltaici nel prossimo futuro.  La “ferita” – come ribattezzata da Italia Nostra nello scorso settembre – resterà soltanto una: quella relativa all’impianto Maestrello sul Monte Tezio dove sono stati impianti 3.560 pannelli fotovoltaici  per un totale di un terreno sottratto all’agricoltura di 17.400 metri quadrati (struttura da 998 kilowatt). La tutela (definitiva) del Monte Tezio di altre aree di pregio perugine è stata sancita dal Comune a fine ottobre scorso, quando ha inviato alla Regione delle particolari osservazioni al Regolamento che definisce i parametri e le aree dove poter disporre i nuovi impianti. Gli uffici preposti al Piano Regolatore Generale hanno previsto come aree “dove sarebbe opportuno tutelare il paesaggio”: Il Monte Tezio (per i tecnici definita sulla cartina comunale come Unità di Paesaggio “1N”), le Colline del Tezio (Unità di paesaggio “6N”); le Colline a destra del Tevere (Unità di Paesaggio “4n”) e le aree classificate parco campagna urbano in corrispondenza dei fiumi Genna e Infernaccio.

Nella speciale lista che la Regione dovrà approvare e quindi apporre il vincolo sono stati previsti tutti i siti benedettini all’interno dei confini comunali. Chiaro che lo scopo dell’amministrazione comunale è quello di evitare un’altra struttura come Maestrello che ha scosso profondamente il mondo ambientalista ma anche le fondamenta politiche del centrosinistra di casa nostra. “Le aree proposte – si evince dal documento – rientrano in una strategia del Prg che vuole mantenere inalterato in questi siti di pregio il profilo storico, economico e paesaggistico”.

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