PERUGIA - Ortaggi, gamberi, pesci, ceste di funghi, cacciagione, fiori e ortaggi, meloni, uva, melograne, mele, verza, fardelle: sono i classici temi, legati alla terra e alla cucina, delle “nature morte” che verranno esposte a Monte Santa Maria Tiberina dal 16 al 18 settembre, nella mostra “Sulle orme del Caravaggio: i frutti della terra”, allestita a Castello Bourbon del Monte di Monte Santa Maria Tiberina per iniziativa dell’amministrazione comunale e della Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, con il patrocinio della Regione, della Provincia di Perugia e del “Touring Club Italiano”.

Nature morte (sulle orme di quella “Caraffa di fiori di palmi due” dubbiosamente attribuita al Caravaggio, che l’anno scorso, insieme ad altri dipinti, provenienti da collezioni private, di Michelangelo Merisi e del Guercino, calamitò l’attenzione degli oltre quattromila visitatori della passata edizione della mostra) danno vita quest’anno, alternati a vedute agresti e boschive, al tema dei “frutti della terra”, della vita di campagna e delle sue meraviglie culinarie. Una ventina di opere in tutto – hanno spiegato stamani in una conferenza-stampa svoltasi a Palazzo Donini i curatori Franco Paliaga e Antonio Vignali – di autori minori del Seicento, vissuti e operanti nello stesso contesto del Caravaggio, fra le quali spiccano due nature morte di Paolo Antonio Barbieri, fratello minore del Guercino, ed una copia o versione coeva di bottega del celebre quadro caravaggesco del “Bacco che offre una coppa di vino”, attribuita a Prospero Orsi detto Prosperino delle Grottesche.

“Questa mostra fa parte del nostro complessivo progetto di rilancio del territorio – ha detto il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina Romano Alunno -, attraverso la figura di Francesco Maria Bourbon del Monte, che del Caravaggio fu amico e mecenate, e il cui castello, sede della mostra, è stato magnificamente restaurato e fatto sede di importanti collezioni storiche”.

“Anche questo è un modo per far conoscere il territorio – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini -, valorizzandone l’ambiente, la storia e la coesione sociale. È importante che un centro storico restaurato, di radici lontane e gloriose come quello di Monte Santa Maria Tiberina, ospiti avvenimenti che lo facciano rivivere, diffondendone l’immagine e quella dell’Umbria”.

Il tema artistico della mostra si ricollega poi ad una realtà produttiva, i frutti della terra e il paesaggio, che siamo impegnati a sviluppare attraverso gli strumenti del Piano di Sviluppo Rurale e della Politica Agricola Comune. Ambiente, turismo, cultura – ha concluso l’assessore – sono gli strumenti per mantenere presìdi di qualità, per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio”.

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