PERUGIA - L’assessore alla mobilità, Roberto Ciccone, ha incontrato una delegazione di amministratori e tecnici del Ministero dei trasporti della Polonia, in visita in Italia per un confronto sulle politiche per la mobilità urbana sostenibile.

Gli amministratori polacchi hanno svolto una ricognizione per avere esperienza diretta degli interventi effettuati a Perugia per migliorare la mobilità urbana: il funzionamento dei varchi ZTL, la priorizzazione semaforica, i pannelli a messaggio variabile per l’infomobilità, le paline intelligenti per migliorare l’efficienza del trasporto pubblico. Hanno anche preso visione della strategia per ottimizzare l’accessibilità al centro storico, visitato i parcheggi a corona, studiato percorso e funzionamento del minimetrò.

In un successivo incontro sulla partecipazione dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche, l’assessore Ciccone ha sottolineato come per cambiare la cultura del muoversi in ambito urbano sia necessario incidere su abitudini consolidate e su una mentalità diffusa, alla base della quale c’è la centralità del trasporto privato per qualsiasi spostamento.

La priorità quindi, secondo Ciccone, è attuare politiche in grado di coniugare modernità e rispetto per l’ambiente, superando le criticità che gravano sul trasporto pubblico.

Tutti temi che sono stati al centro del confronto avuto anche con gli amministratori della città gemella di Aix en Provence, i quali hanno prestato attenzione soprattutto all’intermodalità del sistema del trasporto pubblico perugino e alla integrazione tra i differenti vettori.

Sono stati loro illustrati anche i prossimi sviluppi dell’intermodalità: il completamento delle stazioni del minimetrò come nodi di interscambio, la realizzazione di importanti passerelle pedonali, l’ulteriore sviluppo dell’intermodalità gomma-gomma con il nodo di San marco e l’organizzazione del servizio di trasporto flessibile (Prontobus) nell’area limitrofa.

L’assessore Ciccone si è detto fortemente soddisfatto degli scambi avuti con gli amministratori polacchi e francesi, “soprattutto – ha detto - per il profondo impatto avuto dal minimetrò, una infrastruttura che continua ad avere estimatori tra i rappresentanti delle amministrazioni europee ed estere, e che viene apprezzata come perno della mobilità sostenibile e compatibile con l’ambiente”.

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