Martedì’ 29 luglio con partenza alla ore 07:00 dal piazzale dello stabilimento di Colle di Nocera Umbra le lavoratrici e i lavoratori della A.Merloni e J.P. Industries ancora una volta partiranno in direzione Roma; sono previsti 5 autobus per andare a manifestare presso il ministero della sviluppo economico.

I tempi stabiliti dal lontano ottobre 2008 stanno ormai scadendo e non si vedono soluzioni alla vertenza A. Merloni, sia sul versante accordo di programma che sul quello della j.p. industries.

Gli sforzi prodotti fino ad ora sono serviti a poco se non ad ottenere un lungo periodo di ammortizzatori sociali i quali non sono’ più’ sufficienti per vivere alla maggior parte dei lavoratori.

Per i dipendenti ancora in carico alla ex merloni, il 12 ottobre 2014 sarà’ il giorno in cui passeranno in mobilita’ che come sappiamo non è che l’anticamera del licenziamento, per alcuni avrà’ una durata di 1 anno, per la maggior parte 2 anni e per altri 3 anni, restando nel frattempo con la sola speranza di un eventuale attivazione dell’accordo di programma.

Per i riassunti nella J.P. Industries la situazione non è certamente migliore, siamo in attesa che accada qualcosa , passiamo da momenti di speranza, come quando il governo nel decreto “destinazione Italia” inserì’ clausole a sostegno della j.p. , facendoci illudere che le denunce fatte dalle banche fossero superate, a depressioni come quando la sentenza di secondo grado confermò la prima annullando la vendita della dalla A. Merloni alla J.P. Industries.

Da tutto ciò’ evince che la situazione e’ di forte incertezza , quindi la speranza in questo momento si racchiude nella mattinata di martedì' 29 luglio, dove alle ore 12 e’ previsto l’incontro al ministero dello sviluppo economico.

La presenza massiccia dei lavoratori si rende indispensabile, tra le due aziende ci sono in ballo il futuro lavorativo di oltre 2000 famiglie e di un territorio come la fascia appenninica umbra, che grazie soprattutto alla Merloni si e ‘ sviluppata, cresciuta ed e’ riuscita a risorgere dopo il drammatico terremoto del 1997 .

Dal 29 luglio ci attendiamo molto , tornare a casa senza un risultato significherebbe la fine tutto, senza lavoro non si vive e non si ha nessuna dignità’, lo afferma anche sua santità’ il papa, pertanto rilanciamo un appello a tutti i lavoratori che salvo casi eccezionali essere a Roma sarà’ indispensabile per non continuare a lasciare la vertenza A. Merloni nel limbo e come una delle tante che ci sono in Italia.

 

FIM Angelo Comodi

FIOM Luciano Recchioni

UILM Rosa Di Ronza

 

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