MARSCIANO - Le sonorità jazz e le suggestioni artistiche di Duke Ellington saranno i protagonisti di una serata musicale a Compignano, domenica 15 settembre alle ore 21.30. “Duke Ellington, Harlem e il Cotton Club”, questo il nome dell’evento, è sostenuto dalla Fondazione Compignano, con il patrocinio del Comune di Marsciano, e fa parte del programma di quattro concerti “Qua e là per là per l’Umbria con Duke Ellington” ideato dall’Associazione Culturale Perugia Big Band con i partner Coro Polifonico Città di Tolentino e Coristi a Priori. Il progetto è stato sviluppato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e può contare anche sul patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria.

Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, che animerà la serata compignanese, nella splendida location del giardino della Fondazione Compignano, è stato presentato nel corso di un incontro a Marsciano, giovedì 5 settembre alla presenza di Andrea Pilati, vicesindaco di Marsciano, Roberta Datteri, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Augusto Coli, presidente della Fondazione Compignano, Fabrizio Rapastella e Mauro Radici della Perugia Big Band, una formazione di 20 elementi diretta dal maestro Massimo Morganti ed attiva dal 1973, una vera e propria ambasciatrice dell’Umbria che si è esibita in oltre 350 concerti nei festival e teatri d’Europa.

Come spiegato da Fabrizio Rapastella, quella nel borgo di Compignano è la seconda data del tour che si propone di portare in alcune delle location più suggestive dell’Umbria il genio di un caposaldo del jazz. Il programma è interamente dedicato ad Ellington e alle sue composizioni, dai temi più ritmici e malinconici a quelli più umorali, lirici ed eleganti, comprese incursioni nel repertorio del Sacred Concert. Songwriter, pianista, arrangiatore e bandleader statunitense, Ellington (di cui quest’anno ricorre il 120° anniversario della nascita) è un genio artistico del XX secolo universalmente conosciuto per la sua enorme influenza nel mondo della musica jazz e non solo.

“Il progetto e l’evento promossi dalla Perugia Big Band – afferma Andrea Pilati – uniscono al valore culturale della musica anche una particolare attenzione al territorio e ai piccoli borghi, con il loro patrimonio sociale e artistico, sostenendone il potenziale attrattivo anche a fini turistici. Ringrazio quindi la formazione musicale perugina per aver inserito nel proprio progetto la location di Compignano e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha sempre dimostrato una grande attenzione verso questo tipo di proposte culturali e verso lo stesso territorio marscianese. E naturalmente ringrazio la comunità della frazione marscianese e le sue espressioni associative, a partire dalla Fondazione Compignano, per il contributo che portano alla riuscita di questa iniziativa come ad altre. L’amministrazione comunale conferma la propria intenzione e disponibilità a sostenere progetti culturali di ampio respiro e innovativi per arricchire tutto il territorio comunale”.

Ospitando questo appuntamento Compignano riconferma la sua sempre crescente attenzione nei confronti delle potenzialità culturali del territorio e si pone come palcoscenico per la promozione della musica e del patrimonio artistico locale. “Un’occasione – sostiene Augusto Coli – per tener vive e salde le relazioni e crearne di nuove. Nel sostenere questo evento, come anche altri a livello sia culturale che di riqualificazione urbanistica, la cosa importante è il connubio tra istituzioni, privati e associazioni, una sinergia che sta dando una forte spinta alla vitalità del borgo di Compignano. Da soli non si va da nessuna parte”.

Un pensiero condiviso anche da Roberta Datteri, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “Da più di ventisei anni collaboriamo con tanti attori istituzionali e associativi per promuovere la valorizzazione e lo sviluppo dei territori. Il progetto ‘Qua e là per l’Umbria con Duke Ellington’, che la Fondazione ha pienamente sposato, ha tutte le caratteristiche per dare valore al binomio cultura/musica come elemento di attrattiva turistica capace di portare a concrete ricadute sul territorio, sociali e anche economiche”.

 

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