Ci siamo: domenica prossima 5 luglio una folta rappresentanza di ciclisti umbri prenderà parte alla Maratona dles Dolomites che scatterà con i primi raggi di sole ad illuminare le vette dolomitiche alle 6,30 da La Villa per concludersi a Corvara, in Alta Badia, una manifestazione giunta alla 29esima edizione che ogni anno vede al via circa novemila partecipanti provenienti da oltre 50 nazioni, novemila fortunati a fronte di oltre trentunomila richieste di partecipazione.

Tra questi novemila gli umbri saranno 121,  pronti ad affrontare, chi più chi meno in modo puramente agonistico, uno dei tre  percorsi in programma, 55, 106 e 138 attraverso i passi dolomitici che hanno fatto e fanno tuttora la storia del ciclismo come Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Falzarego, Giau, Valparola. Una pedalata nello scenario dolomitico patrimonio mondiale Unesco su strade rigorosamente chiuse al traffico attraversando cinque valli ladine, Badia, Fodom, Fassa, Gardena e Ampezzo per essere protagonisti di un evento mondiale che va ben oltre il puro ambito agonistico, che guarda anche al sociale in modo serio, a cui ogni amante delle due ruote sogna di partecipare almeno una volta.

E come sempre ogni anno la manifestazione è abbinata ad un tema, quello di quest’anno sarà il perdono, un gesto di forza e determinazione, come le doti che ci vogliono per affrontare la prossima sfida.

Michil Costa, patron dell’evento: “La Maratona è una sfida, la vita è sfida continua. E le sfide si vincono e si perdono; siamo fatti per perdere il controllo. Vale per me, e vale per te, vale per l’uomo. L’uomo é relazione, e solamente perdonando riuscirà a liberarsi da asti, rancori, pesi. L’augurio è di riuscire a lasciare andare e di perdonare: perché perdonare significare donare se stessi; è il dono perfetto. È l’uomo che anche perdendo una sfida diventa io a contatto con il tu. Nella Maratona e nella vita”.

 

Lu.Ucc.

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