Di Ciuenlai - Più di 4000 contatti, mezzo migliaio di interazioni, decine, decine e decine di commenti fatti da gente comune, ma anche da grandi protagonisti di quella esperienza. L'intervista di Francesco Mandarini, che ha aperto l'inchiesta su “chi ha smacchiato l'Umbra Rossa”, ha registrato una grandissima attenzione sul web, che, come si dice in questi frangenti, è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Racconteremo tutto, o quasi, avvertendo che non potremo riportare tutti i commenti perchè ci vorrebbero un botto di pagine. Vuol dire che l'argomento ha “mercato!” e che in Umbria c'è una larga sinistra nascosta, forse rifugiatasi nell'astensione, che non sopporta l'idea di questa “democristianizzazione” della sua storia. I messaggi inviati all'autore dell'intervista sono chiarissimi. “Ci voleva!”, “Nessuno aveva mai pensato di capire le ragione di questo declino improvviso e umiliante”, “I comunisti erano la metà dei votanti, come hanno fatto a sparire? Voglio saperlo e voglio sapere chi è stato”. Francesco Mandarini dice che sono stati gli eredi del Pci. Un'idea condivisa da moltissimi che hanno lasciato tanti messaggi lapidari del tipo “Analisi precisa, conclusione amara”,“lucidissimo,“ “Bravo Francesco!! “, “Sempre un grande” e mi fermo qui se no finiremmo per infilarci nel tunnel di quel individualismo che l'intervista indica come una delle principali cause del declino. Una risposta ai rottamatori: “Poi si dice il vecchio, bisognerebbe mettersi d'accordo su cosa è vecchio e cosa è il nuovo”. Qualcuno prova a vederci qualche affinità con i grillini : “Bravo Francesco Mandarini ; ha descritto alla perfezione i passaggi storici e vorrei dire sociologico/politici che hanno distrutto la sinistra in Italia e nel mondo. Oggi il movimento più vicino a quelle istanze in Italia sono i 5 stelle. Con buona pace di chi vorrebbe per l'ennesima volta rifondare un partito di sinistra. Basta ricordare la recente storia di SEL!!! “. C' anche l'antipolitico : “"Convergenze parallele", "Arco Costituzionale", consociativismo, disprezzo per la meritocrazia, sottogoverno, clientelismo, partitocrazia eccetera eccetera... “. E ancora, persone che argomentano la condivisione delle idee dell'ex Presidente dell'Umbria :“La mia stessa analisi.... che mi porta ad aggiungere che "i nostri" hanno già svuotato la Costituzione e il primo atto è stato proprio modificare le leggi elettorali prima fra tutte quella che prevede l'elezione dei sindaci e a seguire!!! Per i meccanismi ben descritti da Mandarini è fondamentale stoppare la controriforma della Costituzione il 4 dicembre e poi tornare ad un unico modello elettorale che non può che essere proporzionale solo così il popolo sovrano potrebbe riappropriarsi della politica”. Non solo Umbria : “Ho letto questo interessante articolo e mi trovo sostanzialmente d'accordo con quanto viene esposto . Ma vorrei dire che quello che viene detto per l'Umbria vale anche per altre regioni , ad esempio il Lazio . Questa tendenza a dare potere nelle istituzioni e nelle aziende municipalizzate e pubbliche ai nominati e non agli eletti , viene purtroppo ripresa anche a livello nazionale” . E ancora “Se passera' la riforma costituzionale di Renzi con l'Italicum attualmente vigente 400 su 630 deputati verranno eletti da tre o quattro segretari di partito , con il gioco dei capilista . Il nuovo senato ancora non si sa bene come verra' eletto dai consigli regionali in conformità' alle indicazioni degli elettori ! ma dubito che i 21 sindaci possano essere eletti in qualche modo . E poche settimane fa a Roma c'e' stata l'elezione della città' Metropolitana , ultima nata delle istituzioni locali , ma hanno votato solo 1650 sindaci e consiglieri comunali , ma non i cittadini “. “Concordo sulla necessita' di un nuovo PD , con nuove politiche e una nuova classe dirigente , che possa portare queste importanti tematiche di nuovo al centro dell'attenzione . Ne va della qualità' della democrazia sia a livello locale che nazionale . I cittadini devono tornare a essere protagonisti della vita politica  ”. Arrivano anche giudizi articolati “Condivido la rassegna degli effetti che fa Mandarini. Trovo parziale quella delle cause e questo resta difficile a chi come noi non ha saputo aggiornare i modi e i termini della rappresentanza. L'oligarchizzazione dei partiti nel loro rapporto con le istituzioni nasce nel l'aver trasformato in termini clientelari un rapporto con i ceti sociali tradizionali dentro i quali stava passando l'egemonia di chi aveva "vinto " e presidiava i meccanismi economici.” e giudizi negativi che ravvivano il dibattito .La personalizzazione non è quindi esito del maggioritario ma della crisi di rappresentanza che hanno tutti i partiti, di destra e di sinistra che siano . E fa paura e tenerezza pensare di recuperarla con il ritorno al proporzionale . Bisogna invece lavorare per conseguire meccanismi di responsabilizzazione dei governanti a tutti i livelli . La mediazione politica in una realtà socioculturale molecolarizzata la fanno proposte programmatiche di sintesi che abbiano un segno non forzatamente sistemico.”. E, naturalmente ci sono anche alcuni giudizi negativi, “La narrazione fantastica per cui quelli erano meglio di questi coincide con la pervicacia con cui questi e quelli hanno in mente solo l'occupazione delle leve del potere nei secoli dei secoli. In questo la continuità è granitica! “ Mi sembra una analisi molto concentrata sull'attualità: le risposte alla ricerca politica dell'articolo sono devianti,parziali, e troppo assolutorie nei confronti di chi ha governato per tanti anni l'Umbria”. “Serve ben altro, se si vuol costruire una sinistra nuova e democratica, alternativa al sistema di potere” attuale. : cosi non serve a niente. Mi dispiace , ma questa è la verità : mi aspettavo qualche cosa di molto meglio , politicamente “. Infine c'è anche chi ironizza “Hahahahaha! Proprio Francesco Mandarini siete andati a intervistare”. E da chi dovevamo incominciare per analizzare la crisi dell'Umbria Rossa , da Pietro Laffranco?

 

P.S. Il dibattito è aperto chiunque voglia intervenire con un suo scritto può inviarlo a letrusco.p@libero.it

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