MAGIONE - Commemorata, ieri venti settembre, alla presenza delle autorità civili del Comune di Magione, con la deposizione di una corona di alloro e il gonfalone recato dalle Forze di Polizia Municipale, la tomba del barone Danzetta, uno dei maggiori protagonisti del Risorgimento umbro. Nato a Perugia nel 1822, Danzetta trascorse gli ultimi anni della sua vita a Monte del Lago dove è sepolto nella tomba di recente restaurata dal Comune con la collaborazione della ditta Moretti, proprio in occasione del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia.

«Scegliere la data del venti settembre, data fondamentale nella storia dell’Unità d’Italia – ha affermato l’assessore alla cultura Giacomo Chiodini – per ricordare la figura del barone Giuseppe Danzetta Alfani ha un forte valore simbolico. Abbiamo voluto così rendere omaggio non solo ad un importante esponente della lotta per la costruzione dell’Italia Unita ma, in questo giorno che segna la fine di un anno di iniziative che ha visto la nostra Amministrazione fortemente impegnata a ricordare questo evento a tutta la popolazione, ricordare una delle date storiche, il 20 settembre 1870, in cui, con la Breccia di Porta Pia e l’annessione di Roma al Regno d’Italia si sanciva la fine dello Stato Pontificio per il quale anche il Danzetta aveva a lungo combattuto mettendo più volte a repentaglio la propria vita».

A ricordare il valore della Patria, della bandiera e dell’Inno d’Italia è stato il sindaco Massimo Alunni Proietti che nel suo discorso ha sottolineato quanto questi valori «che da giovane uno viveva distrattamente – siano importanti in un momento in cui vengono messi in discussione negando una storia che appartiene a tutti e per la quale tanti hanno perso la vita». Il primo cittadino ha quindi ricordato alcuni dei momenti più significativi dell’anno di celebrazioni promosso dal Comune che, ricordiamo, sono iniziate nel mese di marzo, con un succedersi di mostre, convegni, presentazioni di libri, concerti, spettacoli e omaggio ai patrioti magionesi che hanno combattuto perché l’Italia diventasse un’unica nazione.

Gianfranco Zampetti, coordinatore delle iniziative per il 150° dell’Unità d’Italia del comune di Magione, ha ricordato la figura storica e politica del barone Danzetta, sottolineandone il suo amor di patria e le sue grandi passioni: la caccia e l’amore per il lago Trasimeno. Consigliere provinciale per il lago Trasimeno, che difese da progetti di prosciugamento, fu più volte candidato a Sindaco di Magione. Studioso oltre che politico e cacciatore, scrisse “Vita di Bartolomeo Borghi e notizie sul lago Trasimeno e circondario” testimoniando così il suo amore per questi luoghi e per la loro storia.

Condividi