PERUGIA - “Il tema delle macroregioni non mi appassiona, tantomeno l'idea che l'Umbria diventi una sorta di protettorato della Toscana, per di più in una situazione in cui, con la chiusura delle Province, il nostro territorio rischia di sprofondare in un isolamento totale”. Così il consigliere regionale del PD Marco Vinicio Guasticchi (vicepresidente dell'Assemblea legislativa) che interviene sul tema del riordino delle Regioni spiegando che è da preferire un modello  “che metta in sinergia  tra regioni limitrofe le funzioni e le strategie su settori strategici come sanità, viabilità, sociale, ambiente, infrastrutture, mantenendo una rappresentatività regionale che consenta una vicinanza tra istituzioni e cittadini”.

Guasticchi aggiunge poi che nell'ipotesi dell'aggregazione con la Toscana “il territorio umbro sarebbe lontano 200 chilometri dal futuro nuovo capoluogo di regione. Quindi agli entusiasti dell'ultim'ora vorrei ricordare che l'Umbria perderebbe tutti gli uffici decentrati del governo (tribunali, questure, prefetture, direzioni generali e centri decisionali pubblici e privati). Noi – conclude - non possiamo subire scelte sopra la nostra testa o decisioni che coinvolgono quasi un milione di persone prese dall'alto, o per interessi di pochi. L'Umbria deve mantenere una propria integrità territoriale. Sicuramente i pochi risparmi non compenserebbero gli enormi svantaggi che potremmo affrontare”.

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