ORVIETO - Ci sono molti modi per aggirare la volontà popolare di impedire l'espansione della discarica di Le Crete espressa attraverso i consigli comunali. Ad esempio il precedente progetto di espansione prevedeva un procedimento denominato VIA, cioè una valutazione di impatto ambientale, e tale procedimento lascia spazio per la volontà politica del territorio. La nuova richiesta invece è un procedimento diverso che prevede una più semplice autorizzazione detta AIA, e questa imporrebbe al Comune di Orvieto di limitarsi ad una risposta puramente tecnica sugli eventuali ostacoli al progetto. Ad una visione sommaria degli atti tuttavia il nuovo gradone creato per accogliere più rifiuto ed il conseguente impatto sul bene costituzionalmente rilevante del profilo paesaggistico già implica un'assunzione di responsabilità che va ben oltre una semplice autorizzazione. Al di la di questo aspetto più tecnico di salvaguardia del territorio, che approfondiremo nelle sedi e nei momenti opportuni, bisogna richiamare Germani per essere andato incautamente a far verbalizzare in Regione parole di cui tutti noi potremmo trovarci a dover gestire le conseguenze anche pesanti.

«Prevenire ogni e qualsiasi espansione della discarica. Questo fu il mandato al Sindaco da parte del Consiglio comunale di Orvieto, e Germani avrebbe dovuto attenervisi invece di far verbalizzare che avrebbe portato una eventuale proposta in tal senso in discussione in Consiglio. Così facendo il Sindaco non solo lancia la palla nella nostra area quando il suo dovere sarebbe stato di far verbalizzare che allo stato Orvieto non è disponibile a fare ulteriore spazio agli impianti e soprattutto alla discarica ma, soprattutto, questa sua quasi pilatesca lavata di mani permette alle autorità regionali di tagliare i tempi portando immediatamente nella sede comunale la proposta progettuale, che in alternativa sarebbe arrivata in un tempo molto maggiore, e con informazioni puntuali e l'interessamento anche delle forze sociali e cittadine. Una fretta immotivata ed illogica che mi ha costretto a chiedere ripetutamente in sede di commissione speciale ambiente e rifiuti quale fosse la sua personale posizione su questo tema, ahimè non ottenendo risposte. Questo ci costringe da un lato ad interpellare formalmente Sindaco e Giunta per avere a verbale la posizione dell'amministrazione cittadina e per potere eventualmente decidere se limitarci a censurare un comportamento superficiale, non consono e che ha disatteso il mandato ricevuto oppure procedere con iniziative molto più ferme e decise, dall'altro ad applicare strategie di contenimento delle conseguenze delle deludenti scelte di Germani che non portano alcun beneficio ad Orvieto ed espongono territorio e cittadini ad un ulteriore disagio ambientale.»

Lucia Vergaglia, capogruppo M5S Orvieto

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