La premessa è che non si tratta di "un'esigenza di controllo", ma di una nuova regola che va "a garanzia dei deputati". Nella sostanza, i deputati del Mo5S da oggi non potranno più rilasciare interviste e dichiarazioni in libertà, e possedereanno una lista di "giornalisti inaffidabili", a cui è vietato rivolgere la parola. Lo ha chiarito lo staff della comunicazione in una mail inviata ai "cittadini" del Movimento, in cui chiarisce le le linee guida della "fase due" di comunicazione del M5S in Parlamento.

  "Dopo diversi problemi sorti in proposito intensificheremo la presenza dei componenti del gruppo comunicazione in Transatlantico e nell'atrio del palazzo" si legge nella lettera arrivata ieri nella casella di posta dei grillimi. Il "team di comunicazione" ha invitato inoltre i deputati a rilasciare interviste solo nella stanza del gruppo di comunicazione dopo essersi messi in contatto con lo staff: "Oltre all'aspetto psicologico del 'giocare in casa' sarà possibile registrare le interviste per ovviare ai cosi tanti problemi sorti in merito".
 

   Più avanti, ecco invece l'invito a "declinare le richieste di giornalisti che si sono dimostrati inaffidabili".
L'obiettivo del gruppo di comunicazione, si legge, è quello di avviare una "fase 2" per ridare slancio all'iniziativa dell'M5S dopo aver "constatato la grande difficoltà a far percepire all'esterno il lavoro dei deputati. L'effetto che si vuole ottenere è quello di anticipare i temi sviluppati dalla stampa e provare a generare un effetto traino" che nella strategia dello staff potrebbe ottenersi con la creazione di un portale di matrice giornalistica in cui far confluire i contenuti, a cui potrebbero accedere sia la stampa sia "i comuni cittadini".

Fonte: ilsalvagente.it

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