PERUGIA - Grande interesse ha avuto, venerdi' pomeriggio La presentazione del libro del giornalista Federico Sciurpa dal titolo "20 pezzi da 100 - Perugia e Arezzo: origini di una rivalita'" (edizioni Edimond, 13 euro). Erano presenti l'assessore provinciale allo sport Roberto Bettini, Ilario Castagner, Serse Cosmi, Walter Alfredo Novellino, Franco Vannini, Romano Salvi, il direttore del Corriere dell'Umbria Anna Mossuto, l'assessore regionale Stefano Vinti, il presidente del consiglio provinciale Giacomo Leonelli e tanti altri.

 

L'attenzione si e' focalizzata sui fatti del casello di Parma: un tentativo di illecito sportivo a carico del Perugia per aver cercato - secondo la tesi accusatoria - di addomesticare gli avversari e vincere la partita della salvezza nel torneo di B. In effetti i grifoni si imposero con una doppietta di Scarpa. Il processo a Milano (e in appello alla CAF) porto' alla piena assoluzione del Perugia, che era difeso dagli avvocati Fabio Dean e Enzo Paolo Tiberi. Sbugiardati i testimoni portati in aula dall'accusa. Ma l'alone di mistero e' rimasto. Sebbene i protagonisti di quella vicenda, continuino ancora a negare ogni "pastetta". A molti tifosi, ancora oggi, piace tuttavia pensare che l'inciucio ci fosse stato: vincere con lo sberleffo ha tutto un altro sapore. Una cosa e' certa: il Perugia con quella vittoria spicco' il volo verso la A. E' rimasta l'accesa rivalita' tra le contrapposte tifoserie. Che, Cosmi lo ha sottolineato, risulta oggi del tutto anacronistica, fuori luogo.

ECB

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