di Nicola Bossi

PERUGIA - Ci vorrà un'altra settimana di studio per apportare qualche piccola modifica prima che il tanto atteso (soprattutto nel capoluogo umbro) testo sulla nuova legge regionale sui trasporti sia approvata in Giunta regionale. L'assessore regionale Silvano Rometti ha confermato che "è stato necessario rinviare tutto tra sette giorni per verificare alcuni aspetti proposti dalla componente ternana dei trasporti pubblici". Componente ternana che è entrata, come era ovvio, all'interno della Società Unica dei Trasporti regionali.

Il nuovo testo era ed è molto atteso soprattutto perchè permetterebbe per la prima volta al Comune di Perugia di poter accedere al Fondo dei Trasporti anche per la mobilità alternativa: scale mobili, ascensori e minimetrò. Soltanto le scale mobili permettono ogni anno di traspostare qualcosa come 10milioni di persone. Tra questi non solo cittadini perugia, ma decina di migliaia di lavoratori pendolari, turisti, universitari fuori sede e cittadini che vengono da fuori comune. Lo stesso vale ormai per il minimetrò.

Tutti questi costi - la polemica dura da ben 15 anni - sono sempre stati a carico del Comune di Perugia nonostante le opere fossero rivolte a tutta la regione. Se passerà il testo Rometti - ternani permettendo - ci sarà un po' di sollievo per le casse del sindaco Wladimiro Boccali.

Ma il nuovo testo è rivoluzionario per altri due motivi: il primo, ci sarà un monitoraggio costante delle corse dei treni regionali per verificare l'affluenza; qualora siano pochi i biglietti giornalieri acquistati per la stessa tratta scetterà un collegamento su gomma meno costoso. Secondo aspetto: è prevista un Osservatorio regionale che aggiornerà i dati di tutti i settori per fare in modo che le scelte su corse, collegamenti e investimenti non vengano più influenzati dai campanili ma dal reale bisogno dei flussi degli utenti.

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