"In Umbria assistiamo ad un costante e progressivo indebolimento delle aree prottete regionali - è il commento di Legambiente in merito alla proposta di legge di ridefinizione delle aree contigue alle aree naturali protette - ed anche questa proposta di legge va inesorabilmente in quella direzione. Siamo assolutamente contrari a questo disegno di legge che porta ad un ulteriore passo verso la disintegrazione dei parchi in Umbria: già la legge regionale ha fortemente limitato la presenza delle aree contigue, ora si vuole ulteriormente semplificare la possibilità di una loro revisione e soppressione demandando alla sola Giunta regionale ogni decisione”.

Le aree contigue rappresentano una fascia di protezione esterna all'area protetta, hanno una funzione importante nella conservazione della biodiversità, sono aree cuscinetto per le quali vanno stabiliti piani e programmi ed eventuali misure di disciplina della caccia, della pesca, delle attività estrattive, dell'edificazione per garantire la tutela degli stessi parchi regionali. Eliminare dalla pianificazione del territorio la gradualità di tutela delle aree contigue vuol dire aumentare la frizione tra l'area protetta e il restante territorio, mettendo a rischio la loro corretta gestione.

“La proposta di legge, sostenuta da molte forze politiche sia della maggioranza che della minoranza, è espressione di una visione miope e antiquata sui parchi ripetto alla quale siamo fermamente contrari - conclude Legambiente - Le aree protette non sono un limite allo sviluppo, ma la sola possibile opportunità di sviluppo per gran parte del territorio umbro. Invece di pensare a come mandare in frantumi le aree protette umbre, la Regione Umbria, la Commissione consiliare, i Comuni e le forze politiche e sociali, farebbero bene ad impegnarsi per un rilancio del sistema dei parchi e delle aree protette dell'Umbria, con una nuova legge sulle aree protette che definisca le azioni e le risorse necessarie per la conservazione e la salvaguardia della biodiversità e per la valorizzazione sostenibile di questi territori".

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