PERUGIA - L’associazione culturale Umbrialeft di Perugia esprime la più radicale disapprovazione per i gravi fatti verificatisi ieri a Roma fra i lavoratori delle acciaierie di Terni e le forze dell’ordine.

Aggredire uomini indifesi, colpevoli solo di difendere il proprio posto do lavoro, è l’atto più disumano che qualsiasi corpo dell’esercito può esercitare.
Questi lavoratori da mesi cercano di farsi ascoltare, di riferire al Governo, e a chi lo rappresenta, le proprie ragioni, di esternare le loro difficoltà, cercando di far capire che l’unica soluzione è quella di salvaguardare l’azienda e il lavoro e non solo per una mera difesa di uno status quo, ma per rilanciare un settore strategico, quello siderurgico, per l’intera industria italiana. E questo rilancio non può che passare dalle acciaierie di Terni, ancora una volta protagoniste di lotta per lo sviluppo industriale italiano e per la difesa dei diritti e del lavoro.

Questi incredibili fatti riportano il Paese intero indietro di un secolo quando, nel 1914, sempre a Terni, e in particolare dagli operai delle acciaierie, scoppiarono proteste che dettero vita alla famosa “settimana rossa”.

Siamo, quindi vicini a tutti i lavoratori dell’AST e ad una città che ancora una volta si pone come paradigma dell’industria italiana. La ricostruzione dell’industria italiana passa per Terni e le sue acciaierie sono strategiche rispetto al tanto atteso piano industriale nazionale. Quello, che nonostante le tante vuote parole, stenta di fare il Governo nazionale.
 

Attilio Gambacora
Coordinatore Umbrialeft

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