PERUGIA – Mercoledì 29 giugno una delegazione dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc) sarà ad Antivari, in Montenegro, per la presentazione del volume di Dino Renato Nardelli e Giovanni Kaczmarek, “Montenegrini internati a Campello e Colfiorito (1942-1943)”, tradotto di recente in lingua montenegrina.  L'iniziativa editoriale, curata dal Subnor Crne Gore, segna un punto di arrivo importante della ormai decennale collaborazione tra l'Associazione di reduci della resistenza antifascista d'oltre Adriatico e l'Isuc, che ha consentito ai ricercatori umbri di produrre sintesi significative nel panorama nazionale degli studi sul concentrazionarismo fascista durante il secondo conflitto mondiale.

Durante questi anni, grazie anche ai contributi documentali e di testimonianza della Sezione del Subnor di Bar (Antivari), è stata messa alla luce l'esistenza in Umbria di una decina tra campi di internamento per civili, campi di concentramento per prigionieri di guerra, campi di lavoro presso le miniere di lignite della regione. Un contributo di ricerca scientifica ma anche di memoria collettiva, che ha portato, nel 2011, alla realizzazione, presso l'ex campo di Pissignano, di un monumento che ricorda i montenegrini là transitati verso il campo di Colfiorito di Foligno e i soldati inglesi reclusi dopo la battaglia di Tobruk. Nel maggio 2014 inoltre, l'Ambasciatore del Montenegro a Roma, Vojin Vlahovic, ha riconosciuto l'impegno scientifico e civile degli storici dell'Isuc verso il suo Paese, consegnando ufficialmente al presidente Mario Tosti la bandiera montenegrina. Una memoria radicata nel presente e voltata verso il futuro, che vede l'Associazione “Amici del Montenegro” e la sua presidente Danijela Ðjurđjevic collaborare attivamente con l'Isuc per tutte le iniziative di tipo culturale che riguardano i montenegrini presenti in Umbria, prima come prigionieri poi come membri attivi nella lotta di liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

La delegazione dell'Isuc, composta dal direttore Alberto Sorbini, dallo storico Tommaso Rossi e da Dino Renato Nardelli, autore del libro, verrà ricevuta in Municipio nella mattinata del 29 dal sindaco di Bar. Nel pomeriggio la presentazione del libro presso la Reggia del Re Nikola a Bar. I lavori saranno aperti da Ðjuro Marković, presidente del Subnor di Bar; interverranno il generale Papiri Mijović, membro della presidenza e Lijubo Sekulić, vicepresidente del Subnor nazionale di Podgorica. Concluderanno l'autore, Dino Renato Nardelli, e Tommaso Rossi. In giornata è prevista la visita a Virpazar, sul lago di Scutari, dove la delegazione sosterà ai piedi del monumento al 13 luglio, luogo simbolo della resistenza montenegrina contro l'occupatore fascista.

Una missione di rappresentanza, ma soprattutto di sostanza, quella che attende la delegazione italiana. Essa sarà infatti occasione per incontrare alcuni dei testimoni rimasti della deportazione in Umbria del 1942-1943 e per lanciare una ulteriore ricerca in programma: quella sulle politiche di comunicazione fascista durante l'occupazione attraverso  i periodici di propaganda conservati presso la Biblioteca nazionale di Cettinjie. 

 

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