PERUGIA - L'Isuc (Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea) consegnera' venerdi' a Terni la tredicesima edizione del Premio "Gisa Giani", dedicato alla cultrice di storia locale che ebbe una particolare attenzione alla storia delle donne. La vincitrice di quest'anno e' la ricercatrice fiorentina Barbara Imbergamo con il libro "Mondine in campo. Dinamiche e retoriche di un lavoro del Novecento".

"Il premio - riferisce una nota della Regione - e' assegnato ad un'opera pubblicata in prima edizione a partire dal giugno 2012 che abbia affrontato in chiave storica le tematiche inerenti il lavoro femminile nella sua accezione piu' ampia".

Il libro - prosegue la nota - ricostruisce vita, lavoro e lotte delle mondine tra la fine dell'Ottocento e i primi anni Sessanta, ponendo al centro la storia di una delle figure piu' note del mondo del lavoro contemporaneo, indagandola nel periodo in cui quel lavoro ebbe carattere nettamente femminile e dimensione di massa. "Mondine in campo" si sofferma sul formarsi dello stereotipo della lavoratrice combattiva e sfruttata e, piu' tardi, bella e trasgressiva.

Il risultato finale e' la storia di un'icona del lavoro del Novecento assai piu' dinamica e sfaccettata di quanto si sia abituati a pensare.

L'appuntamento e' per le ore 16.30, nella sala "Gisa Giani" dell'Archivio di Stato di Terni.

Dopo i saluti del direttore dell'Archivio, Marilena Rossi Caponeri, sono previsti gli interventi di Carla Arconte, vicepresidente Isuc; Rosanna De Longis e Rosanna Scatamacchia della Societa' italiane delle storiche. Presenta l'opera vincitrice Andreina De Clementi, dell'Universita' degli studi di Napoli L'Orientale.

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