GUBBIO – Un lungo faccia a faccia con Donatella Tesei, presidente della Regione dell’Umbria, e Roberto Morroni, vicepresidente con delega all’Ambiente, per ribadire la netta posizione del Comune di Gubbio sul tema dell’incenerimento dei CSS,  rafforzata da una mozione votata a larga maggioranza. Il sindaco Filippo Stirati è uscito alle 16.30 da Palazzo Cesaroni, dopo un incontro “sereno nei toni ma fermo nei contenuti, durante il quale ho ribadito la nostra posizione e contestato nuovamente il metodo dell’operare, sottolineando ancora una volta che la richiesta di AIA semplificata è inaccettabile, perché pretendiamo che la città non sia scavalcata e ci sia un coinvolgimento pieno di Comune, cittadini, associazioni, con percorsi trasparenti e partecipati, a beneficio della verità e di una corretta comunicazione”.

Stirati ha ribadito anche a Tesei e Morroni la vocazione della città di Gubbio “a politiche di salvaguardia dell’ambiente, che promuovano cultura, turismo, paesaggio, tipicità. Il tema dei CSS sin da 6 anni fa è stato parte costitutiva del mio programma, sono stato eletto dagli eugubini per portare avanti un percorso in questo senso e oggi, forte anche del consenso e della legittimazione della larga maggioranza del Consiglio Comunale, porto avanti con fermezza le mie convinzioni. Le aziende sollevano legittimamente il loro punto di vista e hanno certamente il diritto di fare puntualizzazioni che riguardano le loro strategie - ha sottolineato il sindaco durante l’incontro - ma allo stesso modo, da parte nostra e di tutta la città, c’è una forte esigenza di fare chiarezza sui temi della salute e della condizioni ambientali”. Stirati, in questo senso, ha ribadito alla presidente Tesei anche la necessità di effettuare approfondimenti di tipo epidemiologico per dare risposte certe ai cittadini, non solo in relazione al tema dei cementifici, ma in generale sulle condizioni dell’aria, della terra e dell’acqua.

“Non è accettabile pensare che una città a vocazione turistica, con una fortissima, storica attenzione all’ambiente e alla sostenibilità diventi oggi punto di caduta della chiusura del ciclo dei rifiuti. Si tratta di un percorso che non può prendere scorciatoie: pretendiamo di essere coinvolti in ogni passaggio, istituzioni, cittadini, associazioni. La richiesta di AIA semplificata presenta il grave limite di escludere il Comune e tutte le altre forme di rappresentanza associativa da ogni tipo di tavolo e da quella Conferenza dei servizi che noi, viceversa, riteniamo indispensabile”.

Nel corso dell’incontro, il presidente Tesei e il vice Morroni hanno riaffermato, da parte loro, la legittimità delle richieste fatte dalle aziende, spiegando che entro il primo quadrimestre 2021 l’Umbria avrà un nuovo Piano regionale dei rifiuti, questione che però è stata presentata come totalmente separata dalla vicenda dell’incenerimento a Gubbio dei CSS. Morroni e Tesei hanno anche spiegato di essere in attesa, prima di ulteriori decisioni, di “dettagliate valutazioni tecnico-scientifiche che diano risposte convincenti sul tema della salute e delle condizioni ambientali”.

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