PERUGIA - “Sulla vicenda dell’IMU agricola alla fine, fortunatamente, ha vinto il buon senso”. Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell’Umbria, alla notizia che ieri il Consiglio dei ministri ha finalmente trovato la quadra sulla questione.

La Confederazione italiana agricoltori aveva, giovedì, messo in guardia il governo rispetto ai pericoli derivanti dallo stato di sostanziale caos determinato dalla sentenza del Tar del Lazio del giorno prima che aveva, di fatto, confermato la scadenza del 26 gennaio (lunedì prossimo) per il pagamento dell’imposta. Sostanzialmente è stata ripristinata l’esenzione dell’IMU nelle zone montane per tutti i proprietari di terreni agricoli, mentre nei comuni parzialmente montani l’imposta dovrà essere versata, entro il prossimo 10 febbraio, soltanto da coloro che non sono agricoltori professionali iscritti all’INPS.

“Anche se è doveroso esprimere al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina un convinto apprezzamento per l’impegno profuso – ha proseguito Brugnoni – ci aspettavamo francamente una maggiore attenzione del governo nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, tutelano il territorio e rendono produttivi i terreni agricoli con il loro quotidiano lavoro. Anche la scadenza del 10 febbraio appare troppo ravvicinata per consentire a tutti gli interessati di effettuare correttamente il versamento dell’imposta. Auspichiamo che ora il governo voglia confrontarsi con le Organizzazioni del settore per affrontare con determinazione la delicata questione dell’imposizione fiscale in agricoltura ricercando soluzioni definitive e condivise.”

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