Le imprese artigiane scommettono sulle reti per aggredire i mercati e creare nuovi posti di lavoro. 48 piccole aziende umbre, con oltre 500 addetti e un volume complessivo di fatturato annuo pari a 66 milioni di euro, aderendo a un progetto della Cna di Perugia, hanno dato vita a 4 nuove aggregazioni rappresentative di altrettanti settori, tradizionali o innovativi, particolarmente importanti e strategici per lo sviluppo economico dell’Umbria: moda, arredo casa, agroalimentare ed energie rinnovabili.

“La CNA di Perugia – dichiara Renato Cesca, presidente provinciale della Cna – da anni sta spingendo sulle reti. Siamo partiti dai consorzi nei trasporti e nell’edilizia, siamo passati per le società di imprese nella meccanica con la costituzione della HTC e oggi utilizziamo i contratti di rete in questi nuovi settori convinti che il mettersi insieme possa essere uno strumento utile per reagire alla crisi. Ecco perché abbiamo dedicato molte energie a questo progetto, individuando e mettendo in contatto tra loro le imprese, assistendole dallo stadio interlocutorio fino alle fasi esecutive del progetto con la costituzione dei nuovi soggetti giuridici”.

“Il contratto di rete o la società di imprese – aggiunge Roberto Giannangeli, direttore provinciale della Cna – consente alle imprese di penetrare nuovi mercati dai quali sarebbero escluse se agissero individualmente. Inoltre il contratto di rete si può rilevare un valido strumento perché introduce benefici fiscali a favore degli imprenditori che scelgono la via dell’aggregazione per crescere”.

Obiettivi delle neo aggregazioni sono la ricerca di strategie per rendere le singole aziende più efficienti mediante l’ottimizzazione dei costi e l’attivazione di economie di scala negli acquisti; l’individuazione e la condivisione di nuovi canali distributivi; lo sviluppo di progetti inerenti soprattutto l’accesso a nuovi mercati internazionali e la valorizzazione delle produzioni umbre eccellenti rappresentate dalle imprese delle reti; la ricerca dell’innovazione di prodotto tramite possibili sinergie creative; la promozione di un marchio che valorizzi le produzioni artigianali umbre d’eccellenza per l’arredo casa.

Per le reti dei settori moda, arredo casa e agroalimentare, costituite da imprese complementari tra di loro ed espressione delle migliori eccellenze esistenti in Umbria, si tratterà essenzialmente di aggredire i mercati internazionali, sia quelli tradizionali che quelli emergenti, attraverso la partecipazione a eventi fieristici, l’apertura di showroom permanenti, l’organizzazione di missioni funzionali all’incontro diretto con i potenziali clienti, operazioni finora impensabili per le singole aziende. La nuova società operante nel settore delle energie rinnovabili aprirà invece un nuovo stabilimento nella zona del lago Trasimeno, in grado di realizzare una linea di prodotti attualmente appannaggio, a livello nazionale, di pochi produttori che operano in regime di mercato oligopolistico, con elevata marginalità sulla materia prima ed elevata specializzazione di processo. L’operazione porterà alla creazione di circa 50 nuovi posti di lavoro.

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