PERUGIA - "Dobbiamo agire rapidamente per fermare lo sfruttamento mortale di coloro che sperano in un futuro migliore". L'esortazione arriva dalla presidente del Gruppo Pse al Comitato delle Regioni, Catiuscia Marini, alla vigilia della riunione del Consiglio europeo per discutere della crisi dei rifugiati del Mediterraneo.

"Mentre centinaia annegano giorno dopo giorno alle nostre porte - afferma - e i paesi e le regioni piu' direttamente interessati cercano, con grandi sacrifici e difficolta', di garantire la sicurezza ed un minimo di accoglienza, i dibattiti a livello europeo continuano come se nulla fosse successo". "Ora - aggiunge Marini - e' palesemente evidente che risparmiare denaro sulla ricerca e il salvataggio costa ogni giorno vite umane". Marini sottolinea come "abbiamo bisogno della solidarieta' di tutti gli Stati membri dell'Ue e di una comune politica migratoria dell'Ue".

La presidente del gruppo Pse chiede maggiori sforzi da un lato, per salvare le persone in pericolo immediato, ma anche per definire un metodo equo e trasparente attraverso il quale gli Stati membri possano ripartirsi una quota di profughi ciascuno e provvedere alla loro integrazione. "Dobbiamo - sostiene ancora Marini - lavorare per un quadro politico che preveda l'asilo per gli aventi diritto, ad essa, ed altri canali regolari di immigrazione per coloro che hanno altre ragioni per voler venire. Solo allora - conclude - saremo veramente Europa".
 

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