Ieri è stata una giornata importante per Perugia.
Non perché sindaco e assessori tirati a lucido uscivano di casa per accendere l'albero di Natale.
Ma perché in piazza c'erano lavoratori, precari e disoccupati, studenti e abitanti delle case popolari, compagni di Napoli venuti a portare il loro sostegno a una manifestazione per richiedere, insieme, che le istituzioni si prendano le loro responsabilità.
È scandaloso il modo in cui in Umbria fingono che stia andando tutto bene, è omertoso il modo in cui ignorano quello che fanno Ater, i servizi sociali, l'azienda dei trasporti. 
Quella di ieri non è che la prima tappa di una mobilitazione che ci vedrà tornare sotto i loro palazzi, finché continueranno a fingere che non esistiamo, e non prenderanno provvedimenti.
Quando ci saranno case popolari per tutti quelli che ne hanno bisogno, quando gli enti pubblici assumeranno con contratti dignitosi per lavori utili per il territorio, quando avremo un trasporto pubblico degno di questo nome. Allora i nostri politici potranno andare ai mercatini di Natale e sorridere senza sembrare ridicoli.

Perugia Solidale

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