“Il voto favorevole espresso mercoledì scorso dal Consiglio comunale di Gubbio e dal sindaco Guerrini alla proposta del centro-destra di abolire il registro delle coppie di fatto è un atto in aperto contrasto con i più fondamentali principi di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e con la posizione che il centro-sinistra è chiamato dal suo elettorato ad assumere in tema di diritti civili”. Lo sostiene il capogruppo di Rifondazione comunista – Federazione della sinistra a Palazzo Cesaroni Damiano Stufara, ricordando che “in Umbria il
primo Comune ad approvare questo istituto fu quello di Terni nel lontano 1998, dove il registro delle unioni civili e delle coppie di fatto vide il consenso anche della componente cattolica della coalizione di centro
sinistra, allora raccolta nel Partito Popolare, di cui era capogruppo l'attuale presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli”.

Secondo l'esponente del Prc “è assolutamente incomprensibile ed inaccettabile, sia dal punto di vista politico che da quello etico, che uno strumento volto a favorire l'inclusione sociale ed a sollecitare il legislatore nazionale a garantire l'effettiva parità dei diritti (è evidente in questo senso quanto non conti il numero degli iscritti al registro) venga subordinato alle esigenze legate alla fase politica o a pretestuose questioni di coscienza, specie quando queste provengono da un sindaco, che si suppone essere il primo a garantire la linea politica e l'unità della propria coalizione.

Le risposte che i governi locali intendono dare su questioni che attengono al grado di civiltà della nostra società non ammettono equivoci; per questo il Gruppo regionale del Prc ritiene che si debba fare chiarezza nel malconcio centro-sinistra eugubino, a partire appunto dal ripristino di uno strumento la cui funzione principale consiste nella rivendicazione di una società plurale, dove chiunque possa decidere chi e in che modo amare. Questo consiglierebbe il buon senso. A meno che – si chiede in conclusione Stufara - qualcuno non abbia voluto fare le prove generali di maggioranze promiscue che superino il perimetro del centrosinistra umbro ispirandosi alla maggioranza parlamentare che sostiene il governo Monti. Non è questo, però, che i cittadini eugubini e umbri hanno scelto”.

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