Il contratto con la società che gestisce l'impianto natatorio di Gubbio scade a fine agosto e il Comune ha pubblicato il bando per il relativo appalto, che non prevede però la continuità occupazionale per gli attuali dipendenti, con il rischio di disperdere lavoratori con alta professionalità e specializzazione, virtù riconosciute soprattutto dai fruitori della piscina comunale. Si tratta, infatti, di lavoratori con anni di attività alle spalle che hanno conseguito nel corso degli anni titoli specifici e frequentato corsi di specializzazione.
Il rischio concreto di non riassunzione comporterebbe, oltre alla perdita delle professionalità di lavoratori esperti del settore, anche l’aggravarsi di una crisi che già sta colpendo duramente il territorio eugubino.
Il bando dell'amministrazione comunale prevede impegni molto importanti e gravosi, ma necessari per rimodernare la piscina e attrarre clienti, soprattutto in estate, dopo anni di interventi mancati.  Nel settore delle piscine nei periodi estivi c'è una forte concorrenza e anche un forte abusivismo, lavoro nero e mancato rispetto delle norme igienico sanitarie. Una concorrenza sleale che produce un danno enorme nei confronti delle piscine regolari, oltre ad un danno rilevante sulla comunità nel suo complesso in termini di “costi sociali”: basti pensare all’ammontare delle tasse non pagate e ai contributi non versati. Anche per questo sarebbe importante che gli organi preposti effettuassero controlli più a tappeto.
I lavoratori della piscina di Gubbio sono pronti a tutto per difendere il proprio di lavoro ed evitare ulteriori situazioni critiche. E’ importante che l’amministrazione di Gubbio si impegni, nei confronti dei diversi soggetti (Polisport, nuovo gestore) affinché venga tutelata l'occupazione e non vengano disperse professionalità locali che sono state impiegate in questi anni nell’impianto natatorio.

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