di Arm.Alle.

 

PERUGIA - Uno vale uno. Questa è l’idea di Marco Vinicio Guasticchi, Presidente della Provincia di Perugia e renziano doc, che all’indomani della vittoria di Matteo Renzi nei circoli umbri del Partito Democratico rilancia la sfida per le primarie. Guasticchi non si tira indietro anzi si mette a disposizione del partito. Andrà dove lo vorrà il Partito – riferiscono ad Umbrialeft – e se ci saranno le primarie perché no se il partito lo vorrà potrebbe anche candidarsi. Questi i rumors che vedono la possibile candidatura a sindaco di Perugia di Guasticchi. Anche in seguito a quanto dichiarato dal presidente della Provincia stesso: “Non escludo nulla – ha detto – sono a disposizione del partito. Sarei pronto a partecipare alle primarie con il sindaco Boccali, che essendo soddisfatto del proprio impegno, non avrà timori nel rimettersi al giudizio dell’intero centro sinistra”.

Dopo 5 anni di mandato è giusto che chi ha fatto bene si rimetta in gioco e non deve avere paura del pubblico giudizio. L'idea di ripartire, tutti, allo stesso livello è fondamentale per il Presidente della Provincia di Perugia.

L’idea di candidarsi come Sindaco di Perugia non è del tutto abbandonata, né tantomeno continuare a reggere le fila della Provincia (aspettiamo anche di sapere che fine faranno le province stesse ndr), unica certezza – riferiscono – è che il Parlamento attira poco Guasticchi, che a suo dire ha perso di nobiltà.

Nessuna rendita di posizione e crollo delle decisioni prese nei loft della politica. “Tutti devono avere una investitura popolare, nessuno deve sentirsi al sicuro”, dice Guasticchi. Solo così il Partito Democratico potrà riacquistare credibilità e smalto. Non più un partito ripiegato in se stesso, - è il senso del discorso -  ma rinnovato e aperto che sta tra la gente per capirne le esigenze. Un partito che finalmente possa vincere senza se e senza ma, e governare.

Capitolo candidatura archiviato, per il momento, il day after le “pre-primarie” non lascia dubbi a Guasticchi: “il vero banco di prova  - riferisce – sarà l’8 dicembre”. A differenza da quanto si dice, “Renzi potrà unire il partito e non dividerlo”.

Da sempre convinto della bontà del progetto del sindaco di Firenze, Marco Vinicio Guasticchi rilancia l’importanza di fare la scelta giusta alle prossime primarie: “Renzi si propone di cambiare dalle fondamenta il Pd, dando un colpo di spugna ai tristi rituali che vedono, talvolta, nelle segrete stanze dei circoli, pochi decidere per molti. Renzi propone un partito moderno, riformista e pluralista, aperto soprattutto ai giovani e a chi non ha mai fatto politica attiva: sarà una risorsa per il Partito e per il Paese perché avrà il merito di unire e non di dividere.”

“La nostra idea – conclude - non è quella di avere un solo uomo al comando, ma di chiamare tutti al cambiamento. Per questo mi auguro che l’8 dicembre siano in tanti a partecipare a questo appuntamento fondamentale per il futuro dell’Italia”.

 

Twitter:@ArmAlle

 

 

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