Uno dei più noti settori di servizio in cui è chiamata ad operare la Guardia di Finanza è sicuramente quello dei controlli sulla regolare emissione della documentazione fiscale da parte dei contribuenti soggetti al particolare obbligo per cui, nello specifico settore, prosegue intensamente l’impegno dei reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Perugia preposti alla vigilanza.

Nonostante le normative di riferimento si siano fatte ben più stringenti che in passato, il fenomeno della mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale appare tutt’altro che debellato. Le violazioni accertate, infatti, evidenziano sia piccoli importi, dalla classica consumazione al bar al pranzo al ristorante, ma anche situazioni ben più rilevanti come ad esempio la mancata emissione del documento fiscale per importi di diverse centinaia di euro per la realizzazione di tatuaggi o l’indicazione di un corrispettivo inferiore nelle ricevute rilasciate da alcuni parrucchieri; tutte operazioni fraudolente che permettono guadagni economici ai soggetti rei delle violazioni senza produrre tangibili vantaggi per i consumatori.

Al riguardo i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Perugia hanno effettuato su tutto il territorio della provincia circa 60 controlli in una sola giornata, constatando la mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale in circa il 30% dei casi per i quali sono in corso di perfezionamento da parte dell’agenzia delle entrate i dovuti atti di contestazione della prevista sanzione pecuniaria.
Nei confronti di diversi contribuenti, inoltre, si è già pervenuto alla constatazione di tre violazioni; ciò a significare che la quarta irregolarità constatata, comporterà il provvedimento di sospensione dell’attività.

Le modifiche alla disciplina dell'emissione dello scontrino fiscale, introdotte nel novembre 2006 con decreto collegato alla Finanziaria 2007, prevedono infatti che in caso di contestazione, nel corso di un quinquennio, di quattro distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale sia disposta la sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività da un minimo di tre giorni fino a un massimo di un mese per i casi di recidiva.
 

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