In seguito ai vari comunicati che si sono susseguiti nel corso dell’ultima settimana  in merito alle decisioni assunte dal Consiglio Comunale in data 4 ottobre sulla questione del dimensionamento scolastico- si legge nel comunicato satmpa della Giunta comunale di Gualdo Tadino - la Giunta Comunale intende fare chiarezza su tutta la vicenda, che inizia ad assumere un profilo grottesco e di ingiustificata disinformazione. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Simona Vitali ha da tempo avviato una fase di concertazione, voluta dall’Amministrazione Comunale, al fine di coinvolgere tutti i soggetti interessati, nell’alveo di una stretta collaborazione che tra Istituzioni scolastiche e Organi Amministrativi non deve mai mancare. Alla luce di tutti gli incontri che si sono tenuti e sviluppati in merito alla vicenda, codesta Giunta ha inteso proporre all’attenzione del Consiglio Comunale una rosa di tre possibili soluzioni, tutte e tre a nostro avviso sostenibili ed autorevoli. L’ipotesi di accorpamento di una parte della Direzione Didattica alla Scuola Media è stata portata avanti con impegno e senso di responsabilità fino alla fine, tant’è che essa stessa faceva parte delle proposte sopracitate. Tuttavia, nell’ambito di una serie di incontri serrati e ravvicinati, si è deciso, di comune accordo con le forze di maggioranza e la stragrande parte del mondo scolastico, di deliberare la soluzione alternativa, quella della costituzione di un unico Istituto Comprensivo che raggruppi la Direzione Didattica Tittarelli nella sua interezza e la Scuola Media Franco Storelli.

 

Questa scelta - prosegue il comunicato della Giunta - garantirà continuità didattica, organizzativa, metodologica e progettuale fra i vari segmenti formativi, dall'infanzia alle primarie e alle secondarie di primo grado. Ogni scelta contiene in sé delle criticità che devono essere affrontate e superate. Respingiamo con forza e determinazione la richiesta di attestarci su una linea attendista. Tra un anno nulla sarà cambiato, un simile comportamento si addice solo alla politica che non ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, che guarda dall’alto le vicende senza entrare nel merito, così da defilarsi a braccia alzate e con mani pilatesche. La Giunta che amministra la nostra città ha invece  il dovere, prima ancora che il diritto, di perseguire scelte oculate, serie e responsabili, e di farlo secondo i termini stabiliti dalla Regione dell’ Umbria, termini che sono scaduti il 6 ottobre. La decisione assunta dal Consiglio Comunale va nella direzione di blindare l’organizzazione della rete scolastica cittadina, proteggendola da eventuali ulteriori tagli e da normative che di mese in mese diventano sempre più restrittive. Gli Istituti Comprensivi sono ormai una realtà consolidata in tutta Italia e rappresentano il modello organizzativo scolastico europeo per eccellenza. E non corrisponde al vero la tesi secondo la quale la proposta che abbiamo formalizzato non sarebbe valida poiché non corrispondente ai criteri contenuti nelle linee guida della Regione dell’ Umbria. Il tetto massimo dei 900 alunni, infatti, non si riferisce agli Istituti Comprensivi, bensì alle singole autonomie, e non potrebbe essere altrimenti. Sarebbe veramente un paradosso se si mettessero dei limiti agli accorpamenti che la Regione stessa ci chiede di fare. Pertanto dal canto nostro ribadiamo la bontà della decisione presa e facciamo appello al senso di responsabilità del mondo scolastico, nonché ai genitori, al fine di instaurare un clima disteso di fattiva collaborazione, evitando toni da stadio che mal si addicono a soggetti sui quali pesa l’educazione e la formazione del tessuto sociale futuro.

 

Non è più tempo - conclude il comunicato stampa della Giunta comunale gualdese - di perseguire interessi di parte, limitati a circoscritti ambiti e settori. L’ autonomia della Scuola Media è stata persa nel corso dell’ultima estate e non può essere recuperata attraverso la speranza di un iscritto o due in più o in meno. La popolazione scolastica non cambierà significativamente nel breve periodo e non possiamo lasciare l’assetto organizzativo ad una simile fragilità di funzionamento e respingiamo l’accusa di immobilismo nel mettere in campo azioni incentivanti per le iscrizioni provenienti dalle zone a noi vicine, ne è un esempio lo sforzo fatto con la Scuola di Gaifana, dalla quale sono giunti quest’anno ben 11 alunni. C’è bisogno però di interventi strutturali, che garantiscano una tenuta per gli anni a venire. Con questa scelta che consideriamo di alto profilo, nulla cambierà per gli studenti, nulla per gli insegnanti. Spetterà ora alla sinergia tra Dirigenza, corpo docente, genitori, Amministrazione Comunale, adoperarsi per rendere operativa ed efficiente la nuova fase che ci si apre davanti. Raccogliamo la sfida con la consapevolezza di essere parte di un cambiamento epocale, che riguarda ogni settore della vita sociale, economica, politica del Paese Italia. Invitiamo tutti a fare altrettanto e con la stesso impegno.

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