In questi giorni tutti i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dell’Umbria sono continuamente contattati informalmente sia per sondare le nostre intenzioni alle prossime elezioni provinciali, sia per richieste di aiuto e patteggiamenti di poltrone.

Al di là del fatto che queste elezioni non si sarebbero dovute tenere in quanto le province sono state dichiarate più volte abolite da Renzi, la struttura istituzionale che ne viene fuori, secondo il parere della Corte dei Conti, sembra ancora più confusa di prima e foriera di numerose ulteriori inefficienze, addirittura non quantificabili a priori in mancanza di una revisione costituzionale coerente.

Con la stessa legge Del Rio sono aumentati i consiglieri comunali di 29.096 unità e gli assessori di 5.036 unità, alla faccia della riduzione dei costi e dei minori oneri. Il M5S rifiuta dunque di essere coinvolto in un organo politico del quale auspica da sempre la soppressione. Non ci farà cambiare idea la prospettiva di acquisire poltrone o di vittorie in alcune elezioni provinciali in cambio dei nostri voti. 

Il M5S non ha mai avanzato candidature durante le elezioni provinciali, anche quando venivano consultati i cittadini, figuriamoci ora che è la casta ad eleggere se stessa, eliminando ogni processo partecipativo.

I portavoce del movimento 5 stelle eletti nei comuni dell’Umbria, dichiarano che non avanzeranno né sosterranno alcuna candidatura alle prossime elezioni Provinciali.

La coerenza è una virtù che esiste solo se praticata.

Gruppi Consiliari dei Comuni dell’Umbria - Movimento 5 Stelle

Condividi