di Franco Granocchia*

PERUGIA - Secondo i magistrati dietro il crollo della diga di Montedoglio avvenuto lo scorso 29 dicembre ci sarebbero l’uso di materiali non conformi , imperizia e difetti di costruzione. Se questa ipotesi venisse confermata si spalancherebbe uno scenario preoccupante e sinistro dietro il quale potrebbe celarsi l’ombra di spregiudicate speculazioni economiche sulla sicurezza delle opere pubbliche. Noi come Italia dei Valori abbiamo la massima fiducia nell’operato della magistratura e siamo convinti che chiunque abbia delle responsabilità in un simile disastro dovrà risponderne davanti ai giudici.

Quello che più conta adesso è capire se anche le altre parti della struttura soffrono delle stesse criticità ed eventualmente intervenire prima dell’arrivo delle piogge per evitare che si verifichi quanto avvenuto il dicembre scorso quando il crollo ha causato l'aumento della portata del fiume Tevere e il conseguente sfollamento di circa 450 persone. E’ stato un miracolo che in quelle ore nessuno sia rimasto vittima della furia dell’acqua anche grazie all’intervento dei volontari della protezione civile e degli agenti della polizia provinciale. All’epoca dei fatti come capogruppo chiesi un consiglio provinciale straordianario sull’ emergenza e sullo stato della diga ricordando che Montedoglio ha una sua funzione vitale nella sicurezza idraulica, nell’intero territorio della Valtiberina Toscana e dell’Alta Valle del Tevere e che questo invaso è una risorsa importante, in quanto svolge tre funzioni vitali a livelli idropotabile, d’irrigazione e limitazione delle piene, oltre a dare vita nei periodi di siccità al Tevere con un rilascio minimo garantito, e oggi dopo il nuovo indotto anche un importante risorsa per l’irrigazione dell’agricoltura del lago Trasimeno.

Una risorsa importante insomma che a causa a quanto pare di illeciti manovre stava per trasformarsi in una minaccia alla vita dei cittadini. Le popolazioni dell’alto Tevere hanno già pagato un prezzo troppo alto per quelle che oggi emergono come ignobili scelte ed errori di valutazione. Eppure qualcuno sulla costruzione dell’opera aveva la responsabilità di vigilare, ed altri hanno certificato sulla sicurezza tacciando di allarmismo quando venivano espressi dubbi sulla stabilità della diga.

*Capogruppo IdV Provincia di Perugia

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