Giunta Romizi riporta le auto in centro:un danno per residenti e tutto il centro
PERUGIA - E' danno per la città storica e una beffa per i residenti, una decisione grave perché riporta indietro di decenni la questione del traffico privato nelle poche piazze monumentali e nelle vie più importanti dell'acropoli perugina ancora oggi parzialmente tutelate. Gli orientamenti della Giunta comunale maturati senza un confronto con le forze sociali, culturali e con le stesse associazioni del territorio di cancellare le poche limitazioni previste dalle regole che governano l'area a traffico limitato rispondono a concezioni vecchie e largamente superate dalla cultura e dalla politica nei centri storici in tutta Europa e nelle stesse città umbre, da Foligno a Terni a Spoleto e Città di Castello.
L'idea di incrementare senza limiti di orario il traffico privato in Piazza Italia riduce la zona di rispetto della zona monumentale della città a dimensioni talmente ridicole da rendere di fatto inutile ciò che resta della Ztl, delle regole e delle spese ingenti che comporta un vasto sistema di telecamere che risulterebbe a questo punto assolutamente inutile. Se questa giunta non possiede la sensibilità necessaria per tutelare la città antica dall'invasione delle auto e dal relativo inquinamento, se non è in grado di produrre un progetto di trasporti alternativi, decida di liberarci totalmente dalle telecamere invece che di incrementarle per controllare un'area ancora più ridotta della città storica e ammetta che si ritiene ancora oggi l'uso dell'auto privata l'unica scelta di mobilità possibile in una città come Perugia, nonostante il minimetrò e tutte le altre infrastrutture che rappresentano uno dei vanti della città.
Con il progetto della mini Ztl l'amministrazione dimostra di essere sensibile esclusivamente agli interessi di qualche corporazione, come quella dei commercianti, non certo a quelli dei cittadini e, in modo particolare, dei residenti ai quali vengono sottratte le attuali limitatissime possibilità di parcheggio. L'idea di far girare il traffico attorno ai giardinetti di Piazza Italia senza limiti di orario, dimostra che questa giunta non innova, rispetto al passato, ma rischia di riportare questa città indietro nel tempo privilegiando le sue pulsioni più arretrate e provinciali.
Associazione "La città di tutti"
Lunedì
17/11/14
13:14
Voui vedere che ci fanno rimpiangere il povero Boccali? Del resto al peggio non c'è mai fine.
Lunedì
17/11/14
14:21
Se quello riportato nell'articolo è l'orientamento dell'attuale Giunta Municipale in materia di viabilità credo si corra il serio rischio di un peggioramento della qualità urbana dell'acropoli cittadina ed effetti opposti a quelli che essa si propone di conseguire. Certamente la limitazione del traffico comporta dei disagi alla circolazione veicolare privata, ma la pluridecennale sperimentazione in tale ambito sia in Italia che in Europa evidenzia inequivocabilmente che la pedonalizzazione (totale o parziale) delle aree centrali e storiche delle città comporta un miglioramento sia in termini di vivivilità/fruibilità che di scambi commerciali. L'ipotesi che una maggiore accessibilità veicolare favorisca l'incremento del commercio delle aree storiche è non solo scientificamente smentita dai risultati delle sperimentazioni sopra richiamate ma si rivelata quasi sempre controproducente rispetto a tale finalità.
Infatti il volume degli scambi commerciali nelle aree storiche (di difficile accessibilità veicolare anche in assenza di limitazioni) non può essere sostenuto dalla domanda locale dei beni di consumo (in quanto non è possibile concorrere, sia in termini di offerta che di prezzo o di comodità, con la grande distribuzione) ma solamente da una domanda integrata che si rivolge solo parzialmente al mercato interno ed è orientata prevalentemente al mercato esterno (composto in larga parte da da visitatori/turisti). Se si vuole dunque favorire ed aiutare il commercio nel centro storico occorre rendere la città più attarente ed "a misura d'uomo" possibile (come rendere più fruibili ed accessibili le sue emergenze storiche, culturali ed architettoniche), così da aumentare il flusso dei visitatori e con esso le probabilità che questi usufruiscano dei servizi (alberghi, ristoranti, etc.) ed acquistino beni durante la loro permanenza in tale aree. Mi permetto dunque di non concordare con la posizione dell'Associazione "La città di tutti" quando sostiene che "l'amministrazione dimostra di essere sensibile esclusivamente agli interessi di qualche corporazione" perchè con una scelta del genere (ridurre ulteriormente una ZTL che invece dovrebbe essere estesa, ed è un errore grave che le precedenti amministrazioni non lo abbiano fatto) l'attuale Giunta Municipale dimostra solo di essere, magari involontariamente, il peggior nemico di tali categorie che, se questi indirizzi troveranno attuazione, non potranno che essere ulteriormente penalizzate nella loro attività. Ma evidentemente gli attuali amministratori, e temo non solo loro, non hanno sufficiente dimestichezza con le politiche di programmazione e pianificazione urbana e soprattutto non sono evidentemente consapevoli che proprio delle buone intenzioni è lastricata - soprattutto - la via per l'inferno.
Claudio Fondelli
Consulente tecnico
esperto in riqualificazione e riuso dell’ambiente costruito