PERUGIA - I principi e i valori affermati nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, su proposta della Vicepresidente ed Assessore alle politiche sociali Carla Casciari, sono stati fatti propri dalla Giunta Regionale che li ha adottati con uno specifico atto.

La Giunta regionale, a tale scopo, promuoverà attività di sensibilizzazione, informazione e formazione finalizzate alla promozione di politiche inclusive, a partire dalla istituzione e attivazione dell’”Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità”.

“Per persone con disabilità, continua Casciari, intendiamo le persone che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”. La Convenzione inoltre sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale alla disabilità che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive, riconoscendo e valorizzando le diversità e promuovendo la tutela di tutti i diritti umani.

“Nella Convenzione, sostiene la Vicepresidente Casciari, si riafferma con forza l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e l’interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché la necessità da parte delle persone con disabilità di poterne godere senza discriminazione, promuovendo il rispetto per la loro intrinseca dignità. Il testo della Convenzione ONU, è il risultato di un percorso di partecipazione attiva delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni alla formulazione dei principi enunciati e ne costituisce uno strumento essenziale per la tutela e la promozione dei diritti umani delle persone con disabilità.

La Convenzione mira a riconoscere i diritti della Persona in quanto tale, contrastando ogni forma di discriminazione diretta o indiretta e garantendo pari opportunità”. “E’ in questa prospettiva, conclude l’Assessore Casciari, che le politiche regionali per l’inclusione sociale delle persone disabili dovranno prevedere un modello organizzativo che tenga conto del carattere intersettoriale, a partire dai bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie attivando un sistema di offerta dei servizi, diversificato, ancorato ai luoghi e ai tempi di vita, aperto a tutta la comunità locale, con modelli di intervento caratterizzati da multidimensionalità, secondo la definizione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute).
 

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