“Giornata della Memoria, ricordare ma non solo. Le domande e le risposte sugli aspetti più controversi” è il titolo della puntata di questa sera giovedì 26 gennaio de “Le Interviste”, curate da Giuseppe Castellini e prodotte dal Nuovo Giornale Nazionale (assistenza tecnica Gamma Multimedia Italia di Roberto Sportellini), in onda stasera in anteprima in Umbria su TRG-canale13 alle ore 22,30 - replica domani ore 14 – e da domani in onda nelle Tv delle altre regioni italiane in giorni e orari differenziati impossibili da sintetizzare qui.

Ospite è il Prof. Mauro Scarpellini, studioso e già consulente della Commissione parlamentare Antimafia. Una puntata che, sulla linea de “Le Interviste” di approfondire gli argomenti, dà per scontati gli argomenti classici della Giornata della Memoria (che cade domani 27 gennaio, giorno in cui fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz), che i telespettatori possono con facilità ascoltare altrove, e si concentra su alcuni aspetti, vari dei quali controversi: perché Mussolini, che sbeffeggiava l’antisemitismo (e più in generale il razzismo) cambia in modo radicale la sua posizione, perché Papa Pio XII ufficialmente non aprì mai bocca contro la persecuzione degli ebrei (come anche degli omosessuali, dei rom, dei testimoni di Geova e così via). E poi i tanti religiosi che ospitarono nelle loro strutture molti ebrei, perseguitati politici e altre persone che i nazi-fascisti volevano eliminare, la condanna invece espressa in varie occasioni dal predecessore di Pio XII, Pio XI, che aveva pronta un’enciclica contro il razzismo e le persecuzioni verso gli ebrei quando morì (e l’Enciclica non vide mai la luce), la gravità o meno dell’esistenza di rigurgiti razzisti e anti ebraici anche nelle nostre democrazie, la farsa nella tragedia sulle professioni che gli ebrei dal 1938 in avanti non poterono più fare, la reazione dei tanti ebrei fascisti (nei Governi Mussolini ci furono due importanti ministri ebrei ed era ebrea la donna che era stata a musa del duce, Margherita Sarfatti). Il tutto con immagini poco note dell’epoca.

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