“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. In queste parole di Primo Levi è racchiuso il senso delle celebrazioni della giornata della Memoria”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, in occasione della ricorrenza del 27 gennaio, rafforza l'appello a non dimenticare gli orrori dell'Olocausto. “Noi tutti – spiega Brega – siamo chiamati ad alimentare il ricordo e la conoscenza di una delle pagine più brutte della nostra storia. Non si tratta di rievocare semplicemente quegli orrori per condannarli ma di educare e alimentare nelle coscienze il rispetto degli altri e la cultura della non violenza. Il pericolo del negazionismo, della violenza razziale, dell'antisemitismo – aggiunge il presidente del Consiglio – è sempre in agguato e non possiamo permetterci che certe conquiste faticosamente raggiunte con il sacrificio di migliaia di persone, possono essere messe in discussione”. Brega osserva che “con il trascorrere degli anni ci si allontana sempre più da quegli eventi e così cresce il rischio di collocare la Shoah in una “bacheca” da spolverare solo in occasione del 27 gennaio. Se così fosse – aggiunge il presidente del Consiglio – vorrebbe dire che la storia non ci ha insegnato nulla e resta semplicemente una casella del nostro passato che, proprio perché passato, non ci appartiene. Al contrario, ritengo che il ricordo di quegli orrori – conclude Brega – ancora oggi debba essere una spinta, uno stimolo per tutti, specie per i più giovani, per affermare e difendere tutti i giorni i principi sacri della non violenza, del rispetto dei popoli, delle culture e delle religioni diverse”.

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